Elezioni Regionali 2015

Regionali, per l'Antimafia c'è anche De Luca tra i 16 impresentabili. Sono tutti candidati in Campania e Puglia. Duro scontro Pd-Bindi

L'ex sindaco di Salerno in corsa per la guida della Regione in quota Pd è nell'elenco dei 'non puliti'. Prima della divulgazione, Renzi aveva detto: "Dibattito autoreferenziale e surreale, nessuno di loro sarà eletto". Passo indietro di Scalzone e Plaitano che appoggiano Caldoro

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ROMA - Sedici nomi in tutto. Resi noti due giorni prima dell'apertura delle urne. L'elenco dei candidati impresentabili (che non vuol dire "ineleggibili") è lì, stilato nero su bianco dalla commissione parlamentare Antimafia, e tra tutti spicca il nome di Vincenzo De Luca, ex sindaco di Salerno, oggi in corsa per la guida della Regione Campania in quota Pd.

Un nome, quello inserito nella 'lista nera' dalla commissione presieduta da Rosy Bindi (esponente della minoranza dem), che ha scatenato il putiferio politico dentro al partito (nei giorni scorsi gli esponenti del Nazareno hanno sempre escluso l'ipotesi di un candidato 'non pulito' nelle fila del Pd) e la reazione infuocata dello stesso De Luca, che secondo l'Antimafia sarebbe incandidabile non per la condanna in primo grado per abuso d'ufficio (su cui interverrà la legge Severino salvo sorprese) ma perché "pende un giudizio a suo carico per il reato di concussione continuata". Un reato "considerato spia".

Nel merito della lista, va detto che i 16 nomi (su oltre 4mila candidati supervisionati) appartengono a 4 candidati nella regione Puglia e 12 in Campania. Dentro, oltre a De Luca, c'è anche lady Mastella, moglie di Clemente, in attesa di giudizio per il reato di tentata concussione. Sempre in Campania, 8 candidati impresentabili sono con Caldoro mentre gli altri 3 figurano nelle liste civiche che corrono nel centrosinistra. La Bindi in conferenza stampa ha parlato di "lavoro lungo e scrupoloso". E ha poi aggiunto: "Nessuna interferenza con la campagna elettorale".
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La lista. Ecco dunque tutti i nomi individuati dall'Antimafia: il candidato presidente del Pd Vincenzo De Luca, Antonio Ambrosio di Forza Italia, Luciano Passariello di Fratelli d'Italia, Sergio Nappi di Caldoro presidente, Fernando Errico di Ncd, Alessandrina Lonardi di Forza Italia, Francesco Plaitano di Popolari per l'Italia (che è in procinto di rinunciare alla candidatura), Antonio Scalzone (che ha già ritirato la propria candidatura) e Raffaele Viscardi entrambi di Popolari per l'Italia. Poi: Domenico Elefante di Centro democratico-Scelta civica, Carmela Grimaldi della lista Campania in rete e Alberico Gambino della lista Meloni Fdi.

Inizialmente i nomi diramati erano 17: il nominativo di Biagio Iacolare - candidato Udc, Napoli - presente nella sezione degli 'impresentabili' relativa ai "casi di prescrizione per reati rientranti nel codice di autoregolamentazione con giudizio ancora pendente" è stato cancellato. Lo ha fatto sapere in una nota la stessa commissione Antimafia.
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Nel dettaglio su De Luca, l'Antimafia segnala che dagli atti trasmessi dal procuratore della Repubblica di Salerno risulta che pende un giudizio a carico di De Luca, nel procedimento per il reato di concussione continuata commesso dal maggio 1998 e con "condotta in corso" (e altri delitti, quali abuso d'ufficio, truffa aggravata, associazione per delinquere). La prossima udienza è fissata per il 23 giugno 2015. La procura di Salerno ha comunicato, con una nota del 25 maggio 2015, che l'imputato De Luca "ha rinunciato alla prescrizione relativamente ai delitti per i quali era maturato il relativo decorso".

Poco prima dell'ufficializzazione dei nomi, il premier Matteo Renzi aveva scritto nella Enews: "Mai visto dibattito così autoreferenziale e lontano dalla realtà" come quello sui candidati "impresentabili. Perché sono pronto a scommettere che, come tutti sanno ma nessuno ha il coraggio di dire, nessuno di loro - nessuno! - verrà eletto. Sono quasi tutti espressioni di piccole liste civiche".

Ieri la ministra delle Riforme Maria Elena Boschi non aveva esitato a dire che "le polemiche di questi giorni non aiutano a far sentire i cittadini più vicini alla politica e alla gestione del loro territorio". E proprio a margine di un incontro a Napoli con il candidato dem alla presidenza della Regione, De Luca, aveva aggiunto sicura: "Abbiamo liste forti e competitive" e il Pd "ha saputo mettere in campo candidati di grande valore e competenza e al di sopra di ogni sospetto". De Luca stesso, del resto, si era definito "vittima di una vergognosa campagna mediatica" e la Boschi gli aveva dato man forte aggiungendo che "la sentenza della Cassazione sulla legge Severino non cambia nulla. De Luca è candidabile ed eleggibile".

Ma in diretta dalla conferenza stampa, la Bindi oggi ha replicato: nelle liste del Pd non ci sono candidati "impresentabili" tranne il candidato presidente della Regione Campania. Saremmo stati inadempienti se non avessimo fatto questo lavoro anche perché il tema della classe dirigente ha superato quello dei programmi". E poi: "Ci rendiamo perfettamente conto che c'è una componente politica che non entra nelle commissioni giudiziarie ma che va ugualmente combattuta".

Intanto, il leader del M5s, Beppe Grillo, proprio sulla Campania ha scritto su Facebook: "Il voto a Valeria Ciarambino è utilissimo e fa benissimo. Che scuse avete per non votarla?". Poi Grillo rimanda al suo blog e ad un post dal titolo 'Il voto a De Luca è inutile, quello a Valeria Ciarambino è utilissimo'.
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