Un’immagine catturata dalla squadra mobile durante le intercettazioni ambientali
Dieci imputati a processo e almeno dieci parti civili a chiedere risarcimenti per i maltrattamenti ai pazienti – al momento ancora presunti – tra le mura della clinica psichiatrica gestita da Istituti Polesani a Ficarolo. Una clinica a lungo definita ‘degli orrori’ dalle cronache che dal 19 giugno scorso si sono alternate sugli organi di informazione, anche se sono gli stessi titolari ferraresi della struttura sanitaria a dichiararsi parte lesa e essersi costituiti parte civile nel processo che ha preso ieri il via contro gli ex dipendenti, tutti licenziati in tronco dopo l’avvio dell’inchiesta “San Luigi” da parte della squadra mobile di Rovigo e del Nas dei carabinieri.
La vicenda ricostruita dagli inquirenti, se confermata dal tribunale, è di quelle da far rizzare i capelli per la brutalità dimostrata dai suoi protagonisti: 15 persone (dieci arrestate e cinque denunciate a piede libero) del personale sanitario che avrebbero messo in atto ogni genere di efferatezza verso gli inermi ospiti della struttura psichiatrica. Che tra i vari maltrattamenti (secondo la procura almeno 120 episodi a partire dal 2012) avrebbero subito schiaffi, pugni, spintoni, tirate di capelli, umiliazioni e vessazioni di ogni genere. Datti rimasti all’oscuro di tutti, anche degli stessi titolari della clinica, fino alla denuncia da parte di alcuni familiari delle vittime, che avevano notato lividi ed ecchimosi sul corpo dei loro parenti ospiti a Ficarolo.
Da queste segnalazioni erano partite le indagini della squadra mobile, condotte anche attraverso filmati e registrazioni ambientali in cui si vedono gli imputati all’opera all’interno della struttura. E da cui, secondo la procura di Rovigo, emergerebbero chiaramente i maltrattamenti condotti dal personale sanitario sui pazienti psichiatrici. Tra gli imputati del processo compare anche una ferrarese, la 47enne Candida Visentini, oltre a Monica Soriani, Marisa Visentin, Daria Furini, Elena Chieregatto, Lisa Simonetti, Lorena Cannizzaro, Gianni Balzan , Orazio Tiberio Muriana, e al medico Tiziano Gaio.
Durante la prima udienza del procedimento, il giudice ha accolto la costituzione delle parti civili: oltre a Istituti Polesani, anche una decina di familiari delle vittime dei maltrattamenti e l’Associazione italiana tutela della salute mentale (Aitsam). Nelle prossime udienze si entrerà nella fase vera e propria del dibattimento, in cui la procura elencherà le prove a sostegno di un’accusa che – se confermata – potrebbe portare a pesanti condanne per gli ex dipendenti di Istituti Polesani.
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