Mille euro spariti dal conto Postepay. E anche il rimborso resta fantasma

Pieve, in seguito a una clonazione la famiglia della vittima ha bloccato oltre 400 euro su un conto postale, senza averli in disponibilità. Gli uffici: « Al lavoro con la polizia» di Massimiliano Saggese

Anna Passaro mostra la carta Postepay del figlio che sarebbe stata clonata e il documento della segnalazione alle Poste

Anna Passaro mostra la carta Postepay del figlio che sarebbe stata clonata e il documento della segnalazione alle Poste

Pieve Emanuele, 22 ottobre 2014 - Spariscono mille euro dalla Postepay del figlio che studia all'estero e la mamma da aprile non riesce a recuperare il denaro da Poste Italiane. La clonazione di carte di credito o bancomat è ormai una delle truffe più diffuse di cui sono vittima i correntisti. Ma a volte a render più amara la truffa si aggiunge anche la lentezza burocratica nell’ottenere il risarcimento delle somme «sparite», laddove spettano i risarcimenti.

La storia che racconta Annamaria Passaro è una di queste. A inizio aprile la donna versa sulla posta del figlio che vive in Irlanda, a Belfast, mille euro con il quale pagarsi un corso di lingue universitario. Una volta accreditati i soldi il ragazzo prima ha acquistato un manuale di studio su un noto sito internet e poi si è recato presso la segreteria dell’università per pagare il corso.

Ma quando ha passato la carta nel pos il lettore non ha autorizzato il pagamento: «La carta ha una disponibilità inferiore al costo del corso». «Mio figlio mi ha chiamato immediatamente per avvisarmi e poi è andato alla polizia per denunciare il fatto e bloccare la carta. Poi abbiamo saputo che la carta ricaricabile era stata clonata ed era stato effettuato un pagamento a Vienna su un sito di giochi d’azzardo online per un importo di 313 euro. Ma siamo riusciti a bloccare un secondo pagamento».

Così sulla carta bloccata è rimasta una somma pari a 486.30 euro. «Ho presentato la denuncia ai carabinieri - aggiunge la donna - e ho fatto tutta la trafila per ottenere la restituzione della somma rimasta sulla carta bloccata». Sulla carta postepay infatti era rimasta la somma bloccata.

A giugno Annamaria Passaro ha fatto la richiesta per ottenere la restituzione almeno dei 486,30 euro. Ma da Poste Italiane hanno ricevuto una risposta con la quale veniva solo confermato che il reclamo era stato preso in considerazione.

«Sono sei mesi che quei soldi nostri sono bloccati su quella carta e che attendiamo li versino sul nostro conto – prosegue Annamaria Passaro – Abbiamo inviato anche una raccomandata all’arbitrato bancario. Quei soldi per noi sono importanti e invece maturano interessi su un conto delle poste».

«Per quanto riguarda la Postepay della signora di Pieve Emanuele, il problema delle clonazioni viene costantemente monitorato e contrastato da Poste - spiegano dalla direzione di Milano – che si avvale della collaborazione della Polizia Postale per risolvere le problematiche segnalate dai cittadini».

massimiliano.saggese@ilgiorno.net