Matteo Renzi snobba Confindustria e va a Melfi. Del resto l’idillio tra il premier e Sergio Marchionne va avanti da più di un anno e l’incontro di oggi è una conferma del feeling che li unisce. Il premier si è recato in visita allo stabilimento Fca. Accompagnato dal ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, è arrivato a bordo di una Jeep Renegade rossa (una delle auto che ha rilanciato la fabbrica lucana): alla guida c’era proprio l’ad di Fca, a bordo il premier e John Elkann. «Oggi è una bella giornata. Qui si fanno due straordinari marchi del nostro gruppo. C’è un grande entusiasmo da parte di chi lavora da tempo e anche dei nuovi arrivati, dice il presidente di Fca.

REPORTAGE - Nella fabbrica del futuro che sforna mille mini-suv al giorno

IN FABBRICA

«Per difendere il lavoro non si va ai talk show il martedì sera a fare grandi slogan ideologici -afferma il premier incontrando gli operai nel reparto carrozzerie più grande dello stabilimento -, per difendere il lavoro si creano le fabbriche». Di fronte una ressa di giornalisti, fotografi e cineoperatori, a stento trattenuti dalla vigilanza. Poi parlando a proposito di Cassino aggiunge: «Aspettiamo buone notizie, io non vedo l’ora di potermi comprare un’Alfa Romeo». L’appuntamento è anche l’occasione per fare il punto sulla situazione in Italia: «Le polemiche ce le prendiamo tutte, ma bisogna ripartire e noi andremo avanti, insieme a chi ci crede, perché il lavoro in Italia torni ad essere un diritto».

LA PRODUZIONE

Marchionne ha annunciato che entro la fine dell’anno «molto probabilmente ci saranno altre mille assunzioni nel comprensorio di Melfi. Ora nel comprensorio siamo a 12 mila persone. Questo è uno stabilimento che funziona, è un’ottima storia. Nei nostri lavoratori c’è un entusiasmo che è eccezionale». Nel 2015 lo stabilimento dovrebbe produrre circa 400 mila vetture, facendo segnare il secondo livello più alto nella storia dello stabilimento. L’ad Fca plaude a Renzi e alle riforme: «Si sta sbloccando un sistema ingessato da anni. Gli errori li fanno tutto ma l’importante è andare avanti» spiega l’ad di Fca che poi ha affrontato anche il tema del sindacato unico. «Esiste in tutti i sistemi del mondo, lo vedi in Germania, lo vedi in Usa, e non mi pare che siano regimi. Chi parla di regimi totalitari si sbaglia alla grande».

SCHIAFFO A CONFINDUSTRIA

L’ad Fca interviene anche nella polemica sul sindacato unico: «In tutti i sistemi del mondo, lo vedi in Germania, lo vedi in Usa, e non mi pare che siano regimi, c’è un sindacato dell’auto. Chi parla di regimi totalitari si sbaglia alla grande», dice Marchionne rispondendo indirettamente alle critiche di Susanna Camusso. Che non risparmia una

IL SINDACATO UNICO

E in serata il premier è tornato a parlare di sindacato unico: «È inaccettabile che invece di preoccuparsi di difendere gli interessi dei lavoratori giocano a battaglia navale contro le altre sigle. La legge sulla rappresentanza sindacale va fatta - ha sottolineato il premier -. Il sindacato unitario c’è in Germania e funziona».

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