Canone Rai in bolletta, Ncd e Lega insorgono

Coro di no sulla proposta del governo sulla tassa tv. Fibrillazioni nella maggioranza. L’Autorità per l’Energia: «Modalità impropria di riscossione, crea confusione»

Canone Rai in bolletta, Ncd e Lega insorgono

La norma non c’è ancora, per il momento è stata solo annunciata, eppure già la protesta è accesa. Il canone Rai collegato alla bolletta elettrica solleva minacce di ricorsi e provoca fibrillazioni nella maggioranza di governo. Insorgono, oltre alle compagnie energetiche e ai consumatori, anche i centristi e la Lega Nord. E il presidente dell’Autorità per l’Energia, Guido Bortoni, avanza forti perplessità dal punto di vista tecnico: «È una modalità impropria di riscossione ed è di difficile applicazione - afferma -. La bolletta della luce è già composta da una serie di voci che sono al di fuori del prezzo dell’energia. Si rischia di creare ulteriore difficoltà nella comprensione della bolletta».

Già il presidente di Assoelettrica Chicco Testa aveva parlato di «un abominio», spiegando che «gli oneri di gestione sarebbero enormi». Il governo è consapevole che la materia è delicata: per questo il Tesoro sta rivedendo l’articolato con l’obiettivo di inserirlo in un emendamento alla legge di Stabilità da presentare tra un paio di settimane al Senato. Da stabilire ad esempio se il canone sarà rateizzato nelle bollette bimestrali della luce o arriverà con un bollettino distinto annuale a tutti i titolari di un’utenza. È assodato, invece, che a pagare saranno non solo i possessori dell’apparecchio televisivo, come accade ora, ma anche degli altri device, come tablet e smartphone (un particolare che verrà specificato in un decreto ministeriale dopo il via libera alla riforma).

Il governo, a partire dal premier, sa bene che il canone è la tassa più odiata dagli italiani ed è consapevole che farla pagare a tutti potrebbe costare in termini di popolarità. Per questo punta a creare una larga fascia di esenzione e a ridurre notevolmente l’importo rispetto agli attuali 113,50 euro. La cifra media sulla quale si sta ragionando è 60 euro. Chi è sotto la soglia Isee di 7500 euro potrebbe non pagare nulla o una cifra ridotta, gli altri invece pagare un importo tra i 60 e gli 80 euro.

Il ministero dello Sviluppo Economico ha svolto una simulazione, basata sugli ultimi dati dell’European Broadcasting Union, secondo cui pagando 60 euro il canone sarebbe tra i più bassi d’Europa. Già attualmente in Italia si paga meno rispetto agli altri grandi paesi europei dove c’è peraltro un’evasione molto inferiore. Con il pagamento legato alla bolletta elettrica (un sistema già utilizzato in Albania, Portogallo, Romania e Turchia), si ridurrebbe notevolmente l’attuale alta evasione.

Il progetto sta provocando anche fibrillazioni nella maggioranza di governo. «L’introduzione del canone Rai nella bolletta della luce è un’assurdità e ci opporremo con forza», fa sapere la capogruppo Ncd alla Camera, Nunzia De Girolamo, seguita da diversi esponenti del suo partito. Sulle barricate anche la Lega Nord: «è una vergogna - dice Matteo Salvini -. Costringere gli italiani a pagare anche se non hanno la tv in casa è una vergogna assoluta. Faremo ricorso ovunque, anche in Europa». Pronte alla battaglia anche le associazioni dei consumatori che minacciano ricorsi alla Corte Costituzionale.

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