Milano, 25 maggio 2015 - 16:20

Renzi: «La Liguria non è laboratorio
del bertinottismo 2.0»
E Toti chiede il ritorno delle ronde

Il leader del Pd: discutiamo di governo regione, basta trasformarla in terreno di scontro per i giochi politici romani. Appello Paita agli elettori: convincete gli indecisi

di Redazione Online

Renzi a La Spezia per sostenere Raffaella Paita Renzi a La Spezia per sostenere Raffaella Paita
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«Da qualche giorno stanno dicendo che la Liguria è il laboratorio della politica nazionale, è una sfida nazionale. Noi non discutiamo dei laboratori di politica nazionale ma del governo della regione: è l’ora di farla finita di trasformare le elezioni in uno scontro per i giochi politici romani». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, nel corso di un appuntamento elettorale a sostegno della candidata del Pd Raffaella Paita nel quartiere Limone di La Spezia. Il premier ha sottolineato che i risultati delle elezioni regionali non avranno ripercussioni sul governo, nonostante la tornata di fine maggio sia in realtà considerata da molti un test sull’operato dell’esecutivo.

Il «bertinottismo 2.0»

Due in particolare gli elementi che fanno puntare i riflettori proprio su questa Regione: il fatto che il centrodestra schieri un pezzo da Novanta come Giovanni Toti, consigliere politico di Silvio Berlusconi e da molti indicato come possibile prossimo leader di Forza Italia o dal partito in cui si trasformerà; e la divisione del centrosinistra, con la sfida lanciata alla Paita da Luca Pastorino, sostenuto da molti esponenti fuoriusciti dal Pd, a partire dall’ex leader della Cgil Sergio Cofferati e da Giuseppe Civati. Le parole di Renzi sono mirate proprio a questo fronte: «Non dobbiamo consentire a qualcuno di fare della Liguria il laboratorio del “bertinottismo 2.0”». E che per il capo del governo la presenza di una lista a sinistra rappresenti una spina nel fianco lo dimostrano anche le parole pronunciate in un intervista alla tv ligure Primo Canale: «Berlusconi non sarebbe ripartito in Liguria se non avesse trovato il suo migliore amico che è Luca Pastorino insieme alla sinistra radicale. Il Bertinotti del nostro tempo, Bertinotti 2.0, quelli che non vinceranno mai, ma amano tanto la sconfitta, che vorrebbero far perdere anche i propri amici».

«Perché Berlusconi non ha realizzato sue idee?»

Lo stesso Renzi, tuttavia, nel suo intervento in piazza ha affrontato soprattutto temi non strettamente legati alla Liguria. Ha parlato dell’azione di ricostruzione portata avanti dal suo governo: «Non siamo alieni, e lo dico anche a chi ha i capelli bianchi, siamo i vostri figli che provano a ricostruire l’Italia dopo che il centrodestra ci ha lasciato 20 anni di macerie». E ha rinfacciato all’ex Cavaliere, intervenuto domenica sera a «Che tempo che fa» su Raitre, la mancata attuazione delle riforme: «Io Silvio Berlusconi lo rispetto, non l’ho mai attaccato, e non ironizzo. Ma dopo averlo visto ieri, dico Silvio Berlusconi è il primo ministro che ha passato più giorni di tutti a Palazzo Chigi. Se aveva grandi idee perché non le ha realizzate».

Paita e l’appello agli indecisi

E’ toccato allora alla stessa Raffaella Paita parlare al cuore dei liguri, facendo appello alla mobilitazione: «Dobbiamo far partire da qui l’ultimo sprint finale, ce la possiamo fare e ce la possiamo fare bene. Vi prego di provare a convincere ogni indeciso - ha aggiunto - . C’è chi pensa di non andare a votare o pensa che la protesta possa fare il bene del nostro Paese: noi possiamo indirizzarli».

Toti: «Ripristinare le ronde»

Il candidato del centrodestra, Giovanni Toti, punta invece sul tema della sicurezza: «Il prefetto di Genova conferma la nostra tesi - scrive in un post su Facebook -: i militari ci sarebbero, ma ben mimetizzati. I cittadini di certo non li vedono e i delinquenti neppure visto lo stato di degrado del centro storico della città. Ripristiniamo subito ronde e presidi nel centro storico e liberiamo le strade da abusivi e illegalità».

Vandali al Point di Pastorino

Intanto va segnalato un episodio di vandalismo ai danni di Luca Pastorino: «Questa mattina - ha raccontato il candidato su Facebook - chi ha aperto il Point di Via Luccoli ha trovato muri e vetrine imbrattati con pittura rossa e una catena con lucchetto che ne impediva l’entrata. Ognuno ha il suo stile, dispiace essere stati oggetto di vandalismo, ma ancora di più dispiace avere arrecato danno agli abitanti del palazzo e del quartiere che così benevolmente ci hanno accolti in queste settimane. Ripuliremo oggi stesso muri e vetrine e ci auguriamo che gli ultimi giorni di campagna elettorale possano essere dedicati a discutere solo di contenuti e programmi per la Liguria».

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