Il Tirreno

Livorno

Vandali in piazza Mazzini: spariscono cestini e cartelli

Vandali in piazza Mazzini: spariscono cestini e cartelli

Tra incuria, inciviltà e scarsa sicurezza stradale: sono molti i cittadini che si lamentano per le condizioni in cui versa piazza Mazzini

23 ottobre 2014
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LIVORNO. Centro di aggregazione sì, ma di problemi. Sulla rubrica Segnala Livorno sono molti i lettori che si lamentano per le condizioni di piazza Mazzini, tra scarsa sicurezza stradale, incuria nei confronti del patrimonio culturale e profonda inciviltà dimostrata da una parte dei suoi frequentatori.

L’aspetto più curioso (e desolante) che si scopre facendo due passi lungo l’area verde nella piazza è la scomparsa di molti raccoglitori dell’immondizia: circa una decina i sostegni in ferro dai quali sono stati divelti i cestini. Tutto lascia pensare che le strutture siano state oggetto di vandalismi da parte di chi non ha rispetto del bene pubblico (ipotesi rafforzata dalla vista di altri cestini a terra o danneggiati).

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Non solo: alcuni residenti, gli stessi che si lamentano ormai da molto tempo per la pericolosità degli attraversamenti pedonali lato Scali Novi Lena, rivelano che dalla piazza sono spariti anche alcuni pannelli informativi che indicano le regole per l’accesso ai giardini (come l’obbligo di tenere i cani al guinzaglio e di raccoglierne le deiezioni).

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Capitolo “cultura”: il monumento a Giuseppe Mazzini è da tempo privato di alcune mattonelle alla base, mentre con il passare del tempo sono sempre di più le lettere che si stanno staccando dai blocchi di marmo. Inutile infine ricordare come l’obelisco sia ancora circondato dalle transenne: la “Fonte Guglia”, realizzata dall’architetto Pasquale Poccianti nel 1836, è ingabbiata ormai dal 2009. Così, tra il mistero dei cestini spariti e la presenza costante delle transenne, resta la malinconia nel leggere la prima parola leggibile scritta sul monumento a Mazzini: “Progresso”. (g.c.)

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