Dal ring ai quartieri, una città a 30 all’ora
L’assessore Zille: «Non su tutto l’anello, ma all’interno sì a una zona “lenta”». Pedrotti: «Il mobility manager ha fatto decine di interventi per la sicurezza»
PORDENONE. Chi va piano va sano e va lontano, recita il vecchio adagio e Pordenone evidentemente vuole andare lontano. Perché il nuovo piano della mobilità urbana e sostenibile – che si declinerà in 84 azioni puntuali – punta a far rallentare l’andatura delle auto sul ring e soprattutto all’interno.
E punta ad allargare le zone a 30 all’ora anche nei quartieri: «A partire da Torre» annuncia l’assessore Bruno Zille.
Gli obiettivi. «La filosofia che ci ha accompagnato finora – ha tenuto a precisare il sindaco Claudio Pedrotti – è quella di non fare cose improvvisate e di pensare a una mobilità che garantisca in primis la sicurezza degli utenti della strada».
In tal senso «Raccordare le piste ciclabili e realizzare rotatorie, anche provvisorie (visti i limiti imposti dal patto di stabilità), sono state le direttrici» .
Mobility manager. Se questa è la premessa, «per gestire la mobilità giornaliera – hanno aggiunto i rappresentanti del Comune – ci siamo avvalsi di un professionista come Massimiliano Manchiaro che ha seguito e coordinato decine di interventi di segnaletica e messa in sicurezza degli incroci ritenuti critici».
La città lenta. Per la stessa ragione una delle indicazioni emerse dal piano della mobilità urbana è quella di introdurre il limite di 30 chilometri all’ora «in alcuni tratti di ring – non smette di precisare Zille –, quelli dove con la realizzazione di rotonde e con l’utilizzo di dispositivi per rallentare il traffico si fluidifica la circolazione».
Quello che è certo è che «tutta l’area all’interno del ring sarà a 30 all’ora» anche se di fatto lo è già. Questi interventi – che sono più che altro legati alla segnaletica – assieme a quello di inversione dei sensi unici nelle attuali zone di “controring” (in viale Martelli e Cossetti e in corso Garibaldi e via De Paoli), saranno realizzati entro fine mandato.
«Anche se ogni cambio di direzione di marcia, per quanto apparentemente semplice – ha evidenziato il sindaco – va verificato con i tracciati degli autobus. Per quel che riguarda il centro, in particolare, bisogna adattare le modifiche al percorso della linea rossa».
Zone 30 in periferia. Ma la città lenta si estenderà anche nei quartieri. «Intendiamo allargare le zone a 30 chilometri orari anche in periferia – ha anticipato Zille – cominciando da Torre, dove sono già pronti una serie di progetti. A Rorai rivedremo i parametri, stiamo studiando la medesima situazione anche a Borgomeduna».
Via Piave. Alcuni lavori – in attesa che si liberino le risorse per riqualificare via Piave (che è l’altra arteria, assieme a via Cappuccini, che da più tempo attende un restyling) – saranno realizzati davanti alle scuole Lozer.
«Verranno rifatti gli attraversamenti pedonali» spiega l’assessore, proprio per garantire maggior sicurezza agli utenti deboli della strada lungo una via che registra un’alta intensità di traffico anche perché collega il capoluogo a Cordenons.
Ztl. Per estendere le zone a traffico limitato, invece, servono lavori massicci e risorse «per dare nuove funzioni ad ambiti che oggi sono usati come parcheggi (piazza della Motta, Pescheria, San Giorgio). Bisognerà attendere la prossima amministrazione.
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