la sentenza PRETORIA
Pistorius, 5 anni di carcere
per l’omicidio della fidanzata
Il campione paralimpico condannato per avere ucciso la modella Reeva Steenkamp. La famiglia della ragazza: «Contenti». Il legale dell'atleta: «Starà in galera solo 10 mesi»
Cinque anni di carcere per l’omicidio di Reeva Steenkamp. Si chiude così il processo a carico dell’ex campione paralimpico sudafricano Oscar Pistorius, un anno e mezzo dopo la morte della sua fidanzata, avvenuta nella notte tra il 13 e il 14 febbraio 2013. La giudice Thokozile Masipa ha annunciato la sentenza -«equa e giusta sia nei confronti della società, sia dell’accusato» - martedì a Pretoria. L’atleta è stato condannato anche a tre anni di carcere, con pena sospesa, per avere sparato in un ristorante con la pistola di un amico. Dopo la sentenza Pistorius è stato prelevato dagli agenti e trasferito nel carcere di Kgosi Mampuru II, dove probabilmente sconterà la condanna.
Pistorius, 5 anni di carcereper l?omicidio della fidanzata Reeva
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Pistorius, 5 anni di carcereper l?omicidio della fidanzata Reeva
La lettura della sentenza
«Ho valutato la gravità del reato», ha spiegato la giudice Masipa, 67 anni, leggendo la sentenza. «Con un’arma letale, un’arma da fuoco carica l’accusato ha sparato non una, ma quattro volte». Il bagno dove era rinchiusa Reeva «è un cubicolo stretto e non c’era spazio perché chi era dietro la porta potesse fuggire». Una condanna sospesa (con l’affidamento ai servizi sociali, ndr), dunque non sarebbe «opportuna». Del resto, ha aggiunto la giudice, dare a Pistorius una corsia preferenziale darebbe un’immagine sbagliata del sistema giudiziario sudafricano e il «Kgosi Mampuru Correctional Services» - il carcere dove l’atleta potrebbe essere rinchiuso - ospita già un centinaio di detenuti disabili. «Sarebbe un giorno triste per questo Paese se si creasse l’impressione che c’è una legge per i ricchi e famosi e una legge per i poveri». La giudice ha parlato inoltre del suo disagio nell’aver ascoltato i testimoni, uno dopo l’altro, mettere l’accento sulla vulnerabilità di Pistorius. Sì, ha detto, è vulnerabile ma ha anche «la capacità di farvi fronte», visto che nella sua carriera è arrivato a confrontarsi con atleti normodotati.
La famiglia: «Siamo contenti»
La famiglia di Reeva Steenkamp, modella, laureata in lege, presente in Aula, si è detta soddisfatta della sentenza e ha fatto sapere che non farà appello. «Siamo molto contenti», ha detto il padre. L’accusa aveva chiesto 10 anni di carcere. La difesa puntava invece ad ottenere una condanna ai lavori socialmente utili con sospensione condizionale della pena e periodi di arresti domiciliari.
This is all that remains in the Oscar Pistorius dock. White roses and a sick bucket (empty). #OscarPistorius pic.twitter.com/mHSi56W9RM
— Aislinn Laing (@Simmoa) 21 Ottobre 2014
La difesa: «In galera starà solo 10 mesi»
L’avvocato dell’atleta si è detto certo che Pistorius sconterà in prigione solo 10 dei 60 mesi (5 anni) cui è stato condannato. Il resto della pena lo passerà agli arresti domiciliari, come il tempo trascorso durante il processo a casa dello zio. Anche la Procura sudafricana è convinta che l’ex campione non sconterà tutta la condanna dietro le sbarre, ma circa 20 mesi. Facendo sapere di stare valutando la possibilità di ricorrere in appello contro la sentenza.
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La vicenda
Pistorius ha sempre negato di aver sparato volontariamente alla fidanzata, 29 enne, quella notte di San Valentino del 2013, ma di averla scambiata per un intruso in bagno e di essersi sentito in pericolo di vita. La giudice nella sentenza espressa il mese scorso aveva stabilito la non intenzionalità dell’atleta. Condannandolo per aver agito con negligenza e con forza eccessiva.
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