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Cgil, un milione a Roma. "Pronti a sciopero generale"

Landini: 'Governo non ha consenso'. Fassina: 'La piazza non è contro nessuno'. Cuperlo: 'Ascoltare la piazza'

Alla manifestazione a Roma dalla Cgil contro il Jobs Act partecipa un milione di persone. La stima arriva da fonti dell'organizzazione. Il segretario della Cgil Susanna Camusso è arrivata alla manifestazione davanti allo striscione "Lavoro dignità e uguaglianza. Per cambiare l'Italia". Camusso ha quindi annunciato: "siamo pronti allo sciopero generale".

"La giornata di oggi non è solo una fermata. La Cgil è pronta a continuare la sua protesta per cambiare il Jobs act e la politica di questo governo anche con lo sciopero generale", ha detto Susanna Camusso nel corso del comizio finale a piazza san Giovanni. Per Camusso, con la delega sul lavoro del governo non si uscirà dalla crisi. "Altri ci hanno provato ma hanno fallito". "Non si esce dalla crisi - ha detto - punendo il lavoro. La Costituzione dice - ha aggiunto - che bisogna stare dalla parte di chi è più debole e non dare vantaggi a chi è più forte". 

La Cgil è tornata a chiedere al governo una tassa sulle grandi ricchezze, progressività e giustizia fiscale ed avverte che "non si può fare la guerra tra poveri". Secondo il segretario della Cgil, il governo sta facendo una politica priva di coraggio.

Non appena il segretario della Cgil, all'inizio del suo intervento, ha nominato il premier Matteo Renzi, da piazza San Giovanni si sono levati fischi e cori.



Pronta la risposta del presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, che è invece intervenuto dal palco dei giovani imprenditori a Napoli: "Non credo francamente che in questo momento di grave crisi manifestazioni o scioperi siano la migliore delle soluzioni. Tutti siamo convinti che la questione cruciale sia far ripartire il lavoro e la domanda interna".

Gianni Cuperlo e Pippo Civati sono tra i parlamentari Pd presenti al corteo. I due deputati Pd, come concordato ieri anche con altri loro colleghi, hanno scelto di iniziare il corteo dietro lo striscione dei poligrafici dell'Unità. Diversi anche i consiglieri regionali democrat presenti ad un corteo dove, sporadicamente, è comparsa anche qualche bandiera del Pd. Anche se c'è chi non ha gradito la presenza della minoranza dem. "Fuori da questo corteo i parlamentari Pd che voteranno il Jobs act" recitava un cartello esposto nel corteo.

Non ha smesso di affluire in piazza San Giovanni a Roma il 'popolo' della Cgil, che sta manifestando contro le politiche del governo Renzi. Quando già la piazza è gremita, il flusso di persone, bandiere, striscioni é ancora costante, in particolare da via Emanuele Filiberto, che appare a perdita d'occhio ancora piena di gente. La piazza oramai é quasi satura, e i manifestanti si stanno ammassando anche nello spazio lungo le mura e muoversi da un lato all'altro dell'area è sempre più difficile. Mentre dal palco si susseguono gli interventi in attesa che prenda la parola la leader Cgil Susanna Camusso, continuano ad arrivare gruppi da tutta Italia. Tantissimi gli striscioni della Fiom, ma anche della lista Tsipras.

Blitz in mattinata al Colosseo dove un grande striscione è stato esposto sulle impalcature dell'Anfiteatro Flavio durante il corteo della Cgil: "14 novembre è tempo di sciopero totale generale" recita il manifesto dei movimenti e degli studenti della Rete sociale di Roma.

"Siamo tantissimi, la piazza è piena ma la coda del corteo è ancora alla stazione Termini". Così dal palco di piazza San Giovanni una delle organizzatrici della manifestazione nazionale della Cgil. La piazza è in effetti già molto piena di manifestanti con un vero e proprio 'tappeto' di bandiere del sindacato e centinaia di grandi palloncini rossi sono in volo sopra le teste, ai piedi della Basilica. La folla partita da Termini sta arrivando da via Emanuele Filiberto, che, vista da Porta San Giovanni, è un unico fiume rosso. In piazza un grande cartello con lo slogan 'Conservatori di coraggio'.

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