Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 25 ottobre 2014 alle ore 10:25.
L'ultima modifica è del 25 ottobre 2014 alle ore 20:32.

My24

Cgil in pazza Roma per protestare contro il Jobs act e la legge di Stabilità del governo Renzi. Alla guida del corteo principale il segretario Susanna Camusso, dietro lo striscione “Lavoro dignità e uguaglianza”, titolo della manifestazione, “Per cambiare l'Italia”. Il segretario ha spiegato che la Cgil è pronta ad utilizzare «tutte le forme necessarie» a sostegno delle proprie richieste, compreso lo sciopero generale. Parlando sul palco al termine della manifestazione, sl segretario Cgil è poi tornata a criticare la manovra. «Il rigore dell'Unione europea continuerà a mantenere il paese nella stagnazione la legge di stabilità non cambia verso, non è sufficiente a cambiare strada».

Al governo: articolo 18 non è un totem, estendere le tutele
Il governo «non si illuda», la Cgil c'è e ci sarà ancora nelle piazze per avanzare le proprie proposte «certo, anche con lo sciopero generale», ha ribadito Camusso parlando ad una piazza S. Giovanni gremita, secondo una stima diffusa dagli organizzatori al termine della manifestazione, da circa un milione di persone. Al governo, il segretario Cgil ha chiesto in particolare una «estensione delle tutele». Soprattutto, «Non si puo' pensare che l'articolo 18 sia un totem ideologico», perchè lo statuto dei lavoratori «difende la libertà dei lavoratori, il suo essere cittadino. Sono tutele concrete non ideologie».

Messaggio a Renzi: su questione lavoro non deleghiamo nessuno
Incalzando palazzo Chigi, Camusso ha definito «giusta» la riforma della giustizia, ma ha criticato l’assenza di un intervento sul falso inbilancio: «Che riforma è se non c'è il falso in bilancio e se non si inizia la lotta alla corruzione?».«Si sappia alla Leopolda e a palazzo Chigi che noi non deleghiamo a nessuno le questioni del lavoro», ha aggiunto, per poi dare un arrivederci alla prossima manifestazione: «Ci rivedremo nelle piazze e negli scioperi che faremo presto». Prima del comizio della leader della Cgil Susanna Camusso, sul palco di San Giovanni si sono esibiti i coristi del teatro dell'Opera di Roma, recentemente licenziati, che hanno intonato `Nessun dorma´ celebre romanza di Puccini tra gli applausi della piazza.

«Nessun rimpianto per la concertazione», il premier stia «sereno»
«Stai sereno», ha poi ironizzaato Camusso rivolgendosi direttamente a Renzi, che ha convocato lunedì mattina le parti sociali per un confronto sui contenuti della legge di Stabilità. Non a palazzo Chigi, nella famosa Sala Verde che in passato ha sempre ospitato questo tipo di incontri, ma al ministero del Lavoroa via Flavia. «Non abbiamo rimpianti per la concertazione che non è un mezzo ma un fine, vogliamo risposte e soluzioni. Noi abbiamo l'idea di cosa si possa fare immediatamente e di cosa si possa costruire», ha puntualizzato il segretario Cgil.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi