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Coniugi uccisi, Kyenge "difende" il profugo: "Non etnicizzate il reato"

Per l'ex ministro è irrilevante che l'assassino sia un migrante. La figlia delle vittime accusa lo Stato, ma per l'eurodeputata si sta facendo "polemica e strumentalizzazione"

Coniugi uccisi, Kyenge "difende" il profugo: "Non etnicizzate il reato"

Poco importa, a Cècile Kyenge, che i due anziani uccisi nella loro casa a Catania siano stati brutalmente colpiti a morte da un richiedente asilo, ospitato al Cara di Mineo. Poco importa che l'arrestato era qui in attesa di sapere se poteva (o meno) ottenere i documenti che gli avrebbero permesso di risiedere e lavorare per lungo tempo in Italia. Poco importa all'ex ministro se l'ivoriano di 18 anni, Mamadou Kamara, era ed è un ospite. Per la Kyenge "non bisogna etnicizzare il reato". Insomma, non bisogna sdegnarsi se uno straniero, ospite a spese dello stato, commette un reato così efferato come l'omicidio. Tutto normale.

Intervistata ieri da Affariitaliani.it, l'eurodeputata del Pd ha detto: "Mi dispiace per le persone morte e anche per la famiglia, mi dispace per quello che è successo, ma oggi se c'è un messaggio che noi politici dobbiamo far passare alla popolazione che ci ascolta è che il crimine non può essere etnicizzato. In questo momento è chiaro che la morte di due persone care è una brutta cosa e di fronte a questo fatto faccio le mie condoglianze alla famiglia delle vittima". Dolore sì, ma soprattutto bisogna "far capire alla popolazione che ogni persona risponde delle sue responsabilità che non può essere generalizzata a una comunità o a una categoria di persone. Chiunque delinque deve rispondere davanti alla legge, che sia italiano o straniero. La resposanbilità di un atto criminale riguarda la persona".

Sul problema della strumentalizzazione poi, la Kyenge se la prende con chi avrebbe cavalcato l'omicidio per delegittimare l'accoglienza che l'Italia sta mettendo in atto. Con uno sguardo alla Lega di Matteo Salvini ha aggiunto: "Dobbiamo quindi uscire da questa polemica e da questa strumenatalizzazione per dare risposte che non possono essere quelle di governare l'immigrazione facendo paura ai cittadini. La popolazione ha bisogno di aiuto ma non servono messaggi che facciano capire che gli altri sono un pericolo. Dobbiamo invece passare messaggi che devono far capire che se riusciremo insieme, al di là del colore della pelle, a reagire come un tutt'uno per costruire una nuova comunità e mettere in concreto il concetto di accoglienza, ma anche di libera circolazione sul territorio, saremmo tutti più forti".

Insomma, per l'esponente Pd bisogna far capire che "va condannato chi commette un crimine, ma che la condanna non va estesa a una comunità o a una categoria di persone. Può delinquere un italiano, un europeo, un americano o chiunque, ma non scendiamo sulla strada della strumentalizzazione".

Chissà se la lezione di "politicamente corretto" e di "accoglienza" era diretta anche alla figlia delle vittime, Rosita Solano, che poco dopo il ritrovamento senza vita dei due genitori ha detto: "È anche colpa dello Strato se i miei genitori sono stati uccisi perché permette a questi migranti di venire qui da noi e di fargli fare quello che vogliono, anche rapinare e uccidere".

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