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Super Mario 3D All Stars: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

Correva l’anno 1996, quando Nintendo lanciò sul mercato il Nintendo 64 con Super Mario 64, il primo gioco in 3D sulla celebre mascotte di casa Kyoto, proposta fino a poco tempo prima esclusivamente a scorrimento 2D, con i tanti e tanti titoli giunti sul mercato su NES, SNES e Gameboy vari.

Il successo di Mario 64 convinse Nintendo a proseguire lo sviluppo di ulteriori giochi su Super Mario in 3D, ed anni dopo giunserò sul mercato in concomitanza con il lancio di nuove console, Super Mario Sunshine per Game Cube e Super Mario Galaxy per Wii.

Super Mario Bros quest’anno compie 35 anni, per celebrarlo Nintendo ha commercializzato una collection che include i 3 titoli menzionati, escludendo purtroppo sia il Galaxy 2 che il 3D World, anche se quest’ultimo arriverà su Switch il prossimo anno come titolo standalone. Quest’oggi dopo aver trascorso del tempo in loro compagnia, voglio condividere con voi la Recensione di Super Mario 3D All Stars.

Super Mario 3D All Stars Recensione

Parto da Super Mario 64, che poi è il primo titolo in 3D della saga. Il gioco è ambientato all’interno del castello di Peach, come sempre la principessa è stata rapita da Bowser, spetterà a voi salvarla, per farlo dovrete completare numerosi livelli e raccogliere delle stelle, al fine di sbloccare l’accesso alle 3 porte di Bowser.

Il castello è strutturato a 3 piani, in onguno di essi vi è un certo numero di stage, accessibili dopo aver raccolto un determinato numero di stelle. In ogni livello vi sono degli obiettivi da completare per ottenere delle stelle, dal recupero delle monete rosse all’eliminazione dei Boss ed altro ancora. Essendo il primo titolo della serie, in un’epoca in cui Nintendo muoveva i primi passi nel mondo del 3D, inutile dirvi che il comparto grafico è molto spigoloso.

Non essendo un remake o reboot, Nintendo ha portato su Switch lo stesso titolo dell’epoca, purtroppo con gli stessi problemi che affliggevano il giocatore con la gestione della camera. Il gioco è l’unico dei 3 presenti nella Collection che non include la lingua italiana. Nel corso dell’avventura potrete recuperare delle abilità da utilizzare per raggiungere zone normalmente inaccessibili, come la possibilità di volare indossando un cappello con le ali o di esplorare i fondali marini come Mario Metallo.

Passiamo ora a Super Mario Sunshine. Il titolo giunse sul mercato nel periodo estivo del 2002 su Nintendo Game Cube. Il gioco rivoluziono indubbiamente il concetto di 3D per Super Mario Bros, sfoggiando scenari più generosi in termini di dimensioni, ed un comparto grafico più vivo, colorato e ricco di poligoni, bello da vedere e ovviamente da giocare, con livelli decisamente più impegnativi e frustranti, ma divertenti e appaganti.

Mario e Peach si concedono una meritata vacanza sull’isola Delfinia, ma un falso Mario porterà il vero Super Mario Bros dietro le sbarre, accusato di aver imbrattato l’isola con della vernice. Mario dovrà riscattare se stesso, svelando l’identità dell’impostore e fermando i suoi piani malvagi, oltre che salvare naturalmente Peach, rapita come sempre da Bowser. In Super Mario Sunshine avrete a disposizione uno zainetto con dei propulsori alimentati ad acqua, ideato tra l’altro dallo stesso scienziato visto in Luigi’s Mansion.

Utilizzando lo zainetto potrete raggiungere zone sopraelevate, eliminare i nemici e ripulire i livelli dall’inchiostro.Nel corso dell’avventura è possibile sbloccare dei potenziamenti per lo zainetto, ed utilizzarli a proprio vantaggio. Anche in questo caso i livelli sono numerosi e invece delle stelle dovrete ottenere dei soli, svolgendo incarichi di vario tipo, dal recupero di monete rosse, all’eliminazione dei Boss, gare a tempo ed altro ancora. A differenza di Mario 64, il titolo appare decisamente più accattivante graficamente parlando, con una migliore gestione della camera.

Infine è il turno di Super Mario Galaxy, giunto su Nintendo Wii nel 2007. Peach viene ovviamente rapita da Bowser, il quale usa il potere delle astroschegge per viaggiare verso il centro dell’Universo. Le abilità dei precedenti capitoli vengono abbandonate in favore delle trasformazioni. Mario può diventare una molla, un’ape, un fantasma e altre ancora, per superare gli ostacoli lungo il cammino e sconfiggere nemici e Boss vari.

Anche in questo caso ovviamente ci sono livelli in cui dovrete recuperare delle stelle per proseguire, svolgendo bene o male i medesimi incarichi, ma con la possibilità di cimentarvi in livelli più ostici e frustranti che mai. Il gioco vi trasporta nello spazio, esplorerete numerose galassie, passerete di pianeta in pianeta, con un comparto grafico ulteriormente migliorato rispetto quello del Sunshine.

Super Mario Galaxy a differenza dei precedenti due titoli, sfrutta i sensori di movimento dei Joy-Con, come all’epoca con il Wiimote, per afferrare delle stelle, eseguire una rotazione per distruggere oggetti o eliminare nemici e puntare e sparare delle astroschegge. Da elogiare indubbiamente un frame rate stabile per l’intera trilogia, con un comparto grafico pulito, anche se stando a quanto emerso in rete, sono giochi emulati più che adattati su Switch.

Super Mario Sunshine e Super Mario Galaxy sono in italiano a differenza del 64, con una colonna sonora piacevole da ascoltare e che si diversifica di livello in livello, con una longevità estremamente generosa per i completisti, meno invece per chi vuole arrivare ai titoli di coda, ma comunque soddisfacente.

Un’occasione da non lasciarsi sfuggire per rigiocare la trilogia su Nintendo Switch o giocarla per la prima volta nel caso vi sia sfuggita in passato, anche se il costo potrebbe risultare eccessivo per un prodotto simile.

Super Mario 3D All Stars Gameplay Trailer

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