Teddy sfida la pandemia e apre altri cento negozi

Il colosso riminese dell’abbigliamento investe su nuovi punti vendita in Italia e nel mondo per rafforzare i propri marchi del fast fashion

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La crisi causata dalla pandemia non ferma il gruppo Teddy. Dopo aver realizzato e inaugurato a Gatteo il nuovo polo logistico (costato 70 milioni di euro), il colosso riminese dell’abbigliamento punta ad ampliarsi con l’apertura di nuovi negozi.

L’obiettivo è inaugurare, entro la fine dell’anno, altri 93 negozi di Terranova, Calliope e Rinascimento (i marchi del gruppo Teddy). La maggior parte di questi sarà aperta all’estero in paesi come Austria, Malta, Grecia, Bulgaria, Romania, Russia, Bielorussia e Ucraina. Ma sono previsti nuovi negozi anche in Marocco e in Giordania, in Egitto, nelle Filippine e naturalmente in Italia. Teddy non si è mai fermata, nemmeno l’anno scorso: nonostante la pandemia nel 2020 sono stati 57 i negozi avviati.

Di difficoltà e problemi l’emergenza sanitaria ne ha creati tanti al gruppo riminese, "dal costo degli affitti e del personale durante i periodi di lockdown, fino alla messa in sicurezza dei punti vendita e alla gestione del prodotto invenduto. Ma li abbiamo affrontati – sottolinea orgoglioso il direttore allo sviluppo del gruppo Teddy, Pierluigi Marinelli – e sono stati l’occasione per rinforzarci insieme a tutti coloro che collaborano con noi allo sviluppo dei nostri marchi. Abbiamo mostrato nei fatti quali sono i valori che ci guidano nelle relazioni commerciali ed umane". Per il colosso riminese una delle parole chiave per poter affrontare la situazione provocata dalla pandemia è la flessibilità. I nuovi punti vendita avranno caratteristiche modulari, con superfici che potranno essere anche molto ampie e varieranno (a seconda dei casi) dai 400 ai 900 metri quadrati.

I marchi Terranova e Calliope "punteranno ad aprire più negozi possibili per prendere ancora più posizione nei territori in cui sono già presenti". Per Terranova saranno inaugurati punti vendita "dalle dimensioni versatili". Per Calliope "sarà fondamentale lo sviluppo in Italia" e anche in quei paesi all’estero dove rafforzare l’identità del marchio, ovvero "lo stile italiano contaminato dalle tendenze internazionali". Per quanto riguarda Rinascimento, i nuovi negozi saranno aperti grazie a una nuova formula di affiliazione, che consentirà ai gestori di avviare attività di piccole dimensioni con un investimento contenuto. La nuova formula sarà portata avanti non solo in Italia, ma anche Russia, Kazakistan, Ucraina e Azerbaijan. Circa una ventina i nuovi negozi per il marchio. "Siamo consapevoli – conclude Marinelli – che i comportamenti di spesa dei consumatori sono in costante e repentino mutamento, e per questo guardiamo anche alle opportunità che possono presentarsi in un contesto simile. Tra queste stiamo valutando, nei Paesi extraeuropei, altre forme di distribuzione oltre al nostro classico conto vendita".