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C’è la prima bambina battezzata dalla Chiesa Maradoniana: il nuovo culto si diffonde nel mondo

È Natalia, una neonata messicana, la prima bambina battezzata dalla chiesa devota a Diego Armando Maradona. Il culto del Diez è vivo in tutto il mondo.
A cura di Paolo Fiorenza
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Sono appena passati due anniversari che hanno toccato nel profondo il cuore non solo dei tifosi di calcio, ma di chi ama l'arte, la vita, il genio. In tre parole: Diego Armando Maradona. Il 30 ottobre scorso il campione argentino avrebbe compiuto 61 anni, mentre il 25 novembre è scoccato un anno dalla sua morte. L'inaugurazione della bellissima statua a grandezza naturale fatta posare domenica scorsa allo stadio del Napoli – adesso intitolato al suo nome – ha sincronizzato i cuori del popolo argentino e napoletano in un'unico battito di infinito amore.

Quanto Maradona sia scolpito nell'immaginario collettivo e la sua figura travalichi l'universo calcistico, lo dimostra quanto accaduto nei giorni scorsi in Messico: la Chiesa Maradoniana, il culto religioso devoto al campione argentino, ha infatti celebrato il suo primo battesimo. Natalia, neonata di un mese, è stata la prima bambina messicana ad essere battezzata da un gruppo religioso dedicato al defunto idolo calcistico. La cerimonia ha avuto luogo in una chiesa Maradoniana situata a San Andrés Cholula, nello stato di Puebla.

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Ad un anno esatto dalla scomparsa del Diez, i suoi fedeli si sono dunque radunati in una chiesa istituita in onore di Maradona. Al centro, un altare un con suo busto dorato e una replica del trofeo della Coppa del Mondo vinta nel 1986 proprio in Messico, in una edizione leggendaria che consacrò il suo mito. Il gruppo, che non ha né registrazione governativa né status ufficiale di "chiesa", opera da quattro mesi in un piccolo locale di circa 20 metri quadrati e non ha fini di lucro. È un luogo di ritrovo dove si socializza e ci si spende per gli altri: "La gente viene per parlare di calcio, per parlare di Diego e vedere i suoi video, anche per bere mate, e in futuro inizieremo a fare qualcosa contro le dipendenze", ha detto Marcelo Salvador Buchet, un argentino di 45 anni cresciuto a Buenos Aires, ma residente in Messico da 20 anni e dedito all'industria gastronomica.

"Oggi è un giorno speciale, ricordiamo il primo anniversario della morte di Diego, qui diamo il benvenuto a tutti coloro che vogliono partecipare al battesimo", ha spiegato a margine della cerimonia. Il tifoso di Maradona e fondatore dell'omonima chiesa ha spiegato che aveva programmato di partire con "battesimi e matrimoni" l'anno prossimo, ma che "all'improvviso gli è stato chiesto di battezzare la piccola Natalia". L'altare è pieno di candele e presenta composizioni floreali, mentre le sedie all'interno del locale sono ricoperte dalle maglie delle squadre per cui ha giocato l'indimenticabile numero 10.

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"Alcuni bambini sono venuti dal Messico e abbiamo appena battezzato la prima neonata ‘maradoniana', non l'abbiamo pianificato ed è successo – ha aggiunto Buchet – È un ricordo personale, è tuo, è qualcosa che non dimenticherai". Quando tra qualche anno Natalia guarderà foto e video probabilmente farà fatica a crederci…

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