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Comune di Firenze
FUTURA. Che ne sarà di noi, degli altri, del pianeta
Museo Novecento presenta due nuovi appuntamenti
Illustrazione per gli incontri FUTURA
Prosegue il ciclo FUTURA. Che ne sarà di noi, degli altri, del pianeta.Una serie di incontri ideati dal direttore del Museo Novecento, Sergio Risaliti, con lo scopo di indagare l’incerto futuro, inteso come ambigua proiezione di speranza e rinascita ma anche come oggetto della responsabilità collettiva di fronte al cambiamento.

Il ciclo culturale esamina le risposte che il mondo dell'Architettura, dell’Arte e della Letteratura suggeriscono di fronte alle frenetiche esigenze che il progresso umano ha comportato. Punto centrale è il pensiero filosofico: cos’è il pensiero in un’epoca e in una società in cui il potere decisionale sembra sottratto al singolo? quali modelli e paradigmi concettuali fare nostri in questo nostro tempo di crisi e di urgente cambiamento?

Tutti gli incontri si terranno nel chiostro del museo, ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.


22 settembre 2021, ore 18:00

OMAGGIO AD OFELIA

Intervengono Sergio Risaliti e Lucia Mannini

Eleonora Negri – Eugenio Della Chiara – Giada Vailati e Francesco Sacco



La presentazione della musicologa Eleonora Negri verte sulla formazione e sugli interessi culturali di Mario Castelnuovo-Tedesco (Firenze, 1895 - Los Angeles, 1968), a partire dagli stimoli e dalle frequentazioni che gli furono offerti dalla sua colta famiglia ebraica. Si ripercorreranno incontri e momenti salienti nella vicenda biografica del compositore, costretto all’esilio negli Stati Uniti d’America in conseguenza della persecuzione antisemita.


Il contributo musicale di Eugenio Della Chiara indaga il legame tra Mario Castelnuovo-Tedesco e Gaspar Cassadó. Il contatto tra i due compositori non si deve esclusivamente a ragioni musicali ma anche alla città di Firenze, che diede i natali a Castelnuovo-Tedesco e ospitò Cassadó per oltre trent’anni, e alla comune amicizia con Andrés Segovia. Fu infatti dedicata a Segovia la Sardana Chigiana di Cassadó. D’altra parte, la Tonadilla sul nome di Andrés Segovia è il lavoro che meglio di ogni altro può testimoniare l’affetto nutrito da Castelnuovo-Tedesco per il chitarrista.


Questo è il mio corpo (un’altra Ofelia) di Giada Vailati (danza) e Francesco Sacco (musica) nasce da un percorso di ricerca attorno al personaggio di Ofelia, la cui vita e morte raccontano un particolare rapporto con il possesso del corpo, destinato al sacrificio per l’espiazione di peccati altrui. Il suo corpo, come quello di ogni altra ragazza della sua epoca, appartiene al padre, in attesa della scelta di un marito, al quale passare in consegna. La frizione fra la prospettiva di Ofelia e il mondo circostante crea una sorta di predestinazione investendo la sua morte di un aspetto sacrificale e di abbandono.


Eleonora Negri, musicologa, si dedica alla ricerca e alla divulgazione musicale, collaborando con istituzioni culturali nazionali ed estere. Svolge un’intensa attività come docente di corsi di storia della musica ed è autrice e curatrice di saggi, pubblicazioni ed edizioni critiche, conduttrice radiofonica, organizzatrice di convegni e attività concertistiche.Ha insegnato Filosofia della musica ed Epistemologia della Musica nell’Università degli Studi di Firenze.


Giada Vailati è danzatrice, coreografa e contributor per diverse testate. Classe 1994, terminati gli studi classici frequenta l’accademia DanceHaus di Susanna Beltrami, Milano, diplomandosi in danza contemporanea e teatro. Nel 2018 viene selezionata per un master in danza contemporanea e somatic approach presso La Biennale di Venezia, lavorando con la coreografa Marie Chouinard e partecipando ad un suo spettacolo di repertorio.


Francesco Sacco è compositore, musicista e sound designer. Dopo gli studi conservatoriali approfondisce lo studio della musica blues e della computer music, iniziando a sperimentare la creazione con software di produzione musicale. Nel 2016 approda al mondo del teatro e della danza, firmando la direzione musicale dello spettacolo Rolling Idols di Susanna Beltrami, per il quale produce diversi brani originali.


Eugenio Della Chiara, chitarrista, diplomato con lode al conservatorio di Pesaro sotto la guida di Giuseppe Ficara. Tra i suoi maestri vi sono Andrea Dieci e Oscar Ghiglia, con cui si perfeziona all’Accademia Chigiana di Siena. La sua attività concertistica lo ha portato a suonare in tutta Europa e in Giappone; in Italia ha tenuto recital per le maggiori istituzioni musicali del Paese. Ha all’attivo sei album da solista. A partire dal 2017 è docente di chitarra presso vari conservatori italiani.



23 settembre 2021, ore 21:30

LO TREMARE DE LI OCCHI MIEI

Versi d’amore di Dante, Michelangelo eMandel’štam

Spettacolo teatrale de: I Nuovi


L’amore è da sempre il tema più indagato dai poeti, a farne da maestro Dante Alighieri. Vita Nova, la sua opera giovanile, ci trasporta nell’idea del sentimento puro, l’amore per Beatrice, divenuta nel tempo emblema dell’amore per eccellenza. A fianco di questa biografia poetica che alterna prosa e poesia, verrà indagato l’amore anche attraverso le parole di Michelangelo e Osip Mandel'štam, uno dei più importanti poeti della letteratura russa. Tre autori lontani fra loro, sia nel tempo che nel linguaggio, ma uniti nella ricerca delle sfaccettature più profonde del più alto dei sentimenti. Affiancati dal chitarrista Federico Ferrara, sette attori dell’associazione iNuovi giocheranno le parole di questi tre poeti dando vita ad una partitura per un canto d’amore, fatto di voci e musica.

Attori:Mattia Braghero, Beatrice Ceccherini, Anastasia Ciullini, Claudia Ludovica Marino, Luca Pedron, Nadia Saragoni, Sebastiano Spada. Chitarra: Federico Ferrara


Tutti gli incontri sono gratuiti. Ingresso libero fino a esaurimento posti. Per informazioni rivolgersi all’indirizzo: segreteria.museonovecento@musefirenze.it

21/09/2021 17.29
Comune di Firenze


 
 


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