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L'amore dei figli lontani dai genitori raccontato dalla gelateria di Albisola

Con il servizio di "delivery", la gelateria Ara Macao è testimone di belle storie di famiglia ai tempi della Covid-19

Marco Oliveri
1 minuto di lettura

Il gelato nei gesti d'amore dei figli per i genitori lontani durante l'emergenza

Albisola Superiore - Emanuele è a Millesimo e chiede di portare una vaschetta di gelato alla mamma, da sola in casa; Valentina è rimasta a Milano, dove vive e lavora, ma vuole che i suoi genitori, a 100 chilometri di distanza, possano festeggiare insieme il compleanno del papà: ordina una torta, che diventa così un pensiero per essere più vicina; Luca, invece, si trova a Singapore, per motivi di vita e lavoro. Scrive un messaggio su Facebook, quando qui è notte e da lui è giorno, per recapitare una torta e del gelato al papà che, dall'altra parte del mondo, compie gli anni. Luca racconta anche che il giorno prima si era sposato e il padre aveva potuto assistere alla cerimonia del figlio soltanto via Skype, un appuntamento a cui l'uomo si era presentato vestito di tutto punto. Sono solo alcune delle storie di famiglia ai tempi del coronavirus in cui i titolari delle gelaterie "Ara Macaco" di Albisola Superiore e Albissola Marina si imbattono ogni giorno: infatti, l'esercizio commerciale, rimasto attivo, per rispettare il decreto, solo attraverso il servizio di consegne a domicilio, riceve numerosi ordini da figli lontani da casa che non rinunciano, nonostante l'emergenza Covid-19, a recapitare un regalo, seppur a distanza, ai loro genitori.

«Anche noi, con altri commercianti albisolesi, ci siamo organizzati, tramite l'Ascom, per continuare a lavorare tramite il servizio di "delivery", la cui consegna è gratuita - spiega Gabriele Scarponi, al timone delle gelaterie "Ara Macao" e dell'associazione di commercianti del Comune ceramico - così, insieme a chi porta la spesa a domicilio, noi consegniamo il nostro gelato».

Un'esperienza nuova che presto si è rivelata un'occasione importante per far sentire meno lontane le persone in questo momento difficile: «Nelle belle giornate primaverili che la gente trascorre in casa, ricevere il gelato a domicilio suscita felicità, gioia, buonumore - racconta il gelatiere albisolese, classe 1984 e un'attività apprezzata non solo a livello nazionale, ma anche all'estero - lo vedo negli occhi dei clienti che mi aspettano nel portone».

Denominatore comune di queste storie a distanza, che spesso hanno per protagonisti amici e conoscenti di Gabriele, è la famiglia: «Per me che gestisco una piccola impresa famigliare, si tratta di un valore ancora più grande, non è solo lavoro  - conclude - così, adesso mi capita di scrivere anche bigliettini di auguri. In più, alla mamma di Emanuele, oltre al gelato, ho consegnato anche la spesa: non potevo dire di no ad un amico che mi chiede un piacere, soprattutto in un periodo delicato per tutti come quello attuale».

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