rotate-mobile
social

Orgoglio nostrano: un formaggio bresciano tra i più buoni d'Italia

Due prodotti bresciani premiati

Stavolta chèl del formài l'ha fatto davvero buono: un formaggio bresciano è stato celebrato tra i migliori d'Italia agli Italian Cheese Awards 2022. Anzi, due: non solo il formaggio Brè dell'azienda agricola di Martino Furloni (Bröt) di Breno, consacrato come "Miglior formaggio di montagna", ma anche il Cuordì della società agricola Il Colmetto di Rodengo Saiano, che è stato valutato come "Miglior formaggio aromatizzato". 

Gli Italian Cheese Awards

Erano dieci le categorie in concorso all'Italian Cheese Awards, quest'anno alla settima edizione: i prodotti caseari sono stati selezionati da una giuria di esperti sulla base di soli formaggi nazionali prodotti con solo latte italiano (al 100%). Nel dettaglio: è stato premiato il miglior formaggio Freschissimo, il miglior Fresco, il miglior formaggio a Pasta molle, quello a Pasta filata e a Pasta filata stagionata, il miglior Semistagionato, il miglior Stagionato, lo Stagionato oltre 24 mesi, il miglior Aromatizzato e il miglior Erborinato. Poi, i premi speciali: Miglior derivato del latte, Miglior formaggio di montagna, Donne del latte, Cheese shop dell'anno, Caseificio dell'anno, Formaggio dell'anno e un Premio alla carriera.

Il miglior aromatizzato d'Italia

Il miglior Aromatizzato d'Italia, come detto, è il formaggio Cuordì della società agricola Il Colmetto di Rodengo Saiano. Si tratta di un formaggio a crosta fiorita affinato in crosta, semistagionato, con lavorazione di tipo lattico. Il latte, ottenuta l'acidità desiderata, viene distribuito in apposite forme dove continua la sua acidificazione. Effettuata una sosta di circa 12 ore, la forma viene capovolta fino allo sgrondo completo. Successivamente la forma viene spostata in un apposito locale di asciugatura. Qui viene inserito nella forma un disco di crema di marroni; quindi, la forma viene lasciata nel locale sino alla fioritura provocata da Penicillium Candidum e Geotricum Candidum.

Il miglior formaggio di montagna

Il miglior formaggio di montagna è invece il Brè di Martino Furloni, da Breno. E' qui che nasce tutto, in Valcamonica. Il nome dialettale del paese (appunto, Brè) diventa anche il nome di un formaggio: circostanza che la dice lunga sul legame tra questa eccellenza e il suo territorio. Il Brè nasce dagli alpeggi del Parco dell'Adamello, con pascoli d'alta quota e con latte di razza bruna. Viene prodotto con antiche tecniche tradizionali, e fatto stagionare nelle gallerie sotto il castello, scavate in tempi bui della storia ma che oggi danno alla luce un formaggio unico e di carattere, le cui origini si perderebbero nei secoli nei secoli, fino a centinaia (se non migliaia) di anni fa. Nota curiosa: il Brè piace anche agli chef stellati. E' infatti disponibile al ristorante Dal Pescatore di Canneto sull'Oglio, ma pure a Villa Crespia (il locale di chef Antonino Cannavacciuolo).

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Orgoglio nostrano: un formaggio bresciano tra i più buoni d'Italia

BresciaToday è in caricamento