Mikhail Pletnëv torna al Regio di Parma

Foto Alexei Molchanovsky

PARMA Grande ritorno a Parma di Mikhail Pletnëv per la Stagione Concertistica 2024, realizzata da Società dei Concerti di Parma: il musicista russo, tra le più grandi leggende viventi del pianoforte, sarà protagonista al Teatro Regio di Parma lunedì 18 marzo 2024, ore 20.30, con un recital che offrirà all’ascolto pagine di Frédéric Chopin e Alexander Skrjabin.

Il programma della serata traccia un parallelo tra i due compositori attraverso il preludio, forma breve e libera che, proprio per queste sue caratteristiche, nell’‘800 si emancipa dal suo ruolo di introduzione strumentale per diventare una delle forme del pianismo romantico per eccellenza.

Protagonisti due grandi cicli pianistici: i Ventiquattro Preludi op.11 di Skrjabin e, nella seconda parte della serata, e i Ventiquattro Preludi op. 28 di Chopin.

“L’idea di un ciclo di Preludi sulle ventiquattro tonalità, che ovviamente deriva da Bach – spiega Giuseppe Martini – ha in sé qualcosa di cosmico, di totalizzante, di demiurgico, si potrebbe dire persino di magico, e basterebbe a dimostrarlo la studiata successione di tonalità (per terze e seconde minori alternate in Chopin, per quinte ascendenti in Skrjabin, partendo dal do maggiore), l’accurata individuazione di un carattere per ognuno (in Chopin si va dal notturno, alla marcia, al recitativo, alla pagina d’album), la disposizione integrata secondo velocità, ritmi, caratteri, dimensioni, tanto più che Chopin disegna un percorso drammaturgico che ha il suo culmine nel quindicesimo Preludio”. Ma se Chopin creò un ciclo organico di Preludi, “Skrjabin raccolse questa pesante eredità costruendo una collezione di pezzi brevi più che un ciclo, rinunciando ai cambiamenti di varietà o all’alternanza di dimensioni e accettando, vincendola, la sfida dell’invenzione musicale e della sonorità pianistica, tormentata e morbosa, e anche spesso scomoda e faticosa”.

Pianista, direttore d’orchestra, compositore, Mikhail Pletnëv è un artista che sfida qualsiasi classificazione convenzionale, celebrato per la sua poetica immaginativa e il virtuosismo prodigioso. Nato nel 1957 ad Arkhangelsk, in Russia, Mikhail Pletnëv ha dimostrato molto presto il suo talento, iniziando a studiare al Conservatorio di Mosca a 13 anni e vincendo nel 1978 il primo premio e la medaglia d’oro alla sesta edizione del Concorso Internazionale Tchaikovsky. Da allora si è esibito come solista con tutte le orchestre e i direttori più rinomati al mondo. Le sue incisioni per Deutsche Grammophon sono state più volte nominate ai Grammy Awards, riconoscimento che il pianista ottenne nel 2005. Mikhail Pletnëv ha anche suscitato il plauso internazionale per la sua attività di direttore d’orchestra e compositore. Nel 1990 ha fondato la Russian National Orchestra (RNO) – la prima orchestra russa non governativa e finanziata privatamente, che ogni anno, sotto la direzione di Pletnëv o di altri rinomati direttori, tiene tournée in Europa, Stati Uniti ed Asia. Nel 1998, la prima esecuzione mondiale del suo Concerto per viola dedicato a (e suonato da) Yuri Bashmet è stato accolto con entusiasmo da critica e pubblico.