L'acqua del Tirso da Busachi sino al Flumendosa, niente più sprechi. Intesa tra Enas e Regione - LinkOristano
Cronaca

L’acqua del Tirso da Busachi sino al Flumendosa, niente più sprechi. Intesa tra Enas e Regione

Ecco come funziona il sistema di collegamento. Plauso di Coldiretti

Busachi Diga Tirso Eleonora d'Arborea

Oristano

Ecco come funziona il sistema di collegamento. Plauso di Coldiretti

È stato messo in funzione questa mattina il sistema di impianti  che permette il travaso dell’acqua  del Tirso, proveniente dal bacino di Busachi, sino  al Flumendosa, in grave deficit di capienza, per il perdurare della siccità.

La notizia arriva dopo le recenti segnalazioni da parte di Anbi Sardegna, del Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale e di Coldiretti Sardegna che avevano denunciato lo sversamento a mare dell’acqua del Tirso per ragioni di sicurezza, con il conseguente spreco.

L’Enas, che non disponeva nel bilancio delle risorse necessarie all’operazione, ha iniziato le interlocuzioni con la nuova amministrazione regionale. I primi contatti hanno dato esito positivo.

“Abbiamo spiegato la funzione essenziale e necessaria dell’operazione e ricevuto rassicurazioni sulla copertura dei costi”, ha dichiarato  il direttore generale dell’Ente, Giuliano Patteri, che ha sottolineato come i contatti tra l’organo politico regionale e l’organo amministrativo dell’Ente acque della Sardegna sia stato un “atto fisiologico e assolutamente necessario dal momento in cui”, ha evidenziato il direttore Patteri, “noi non abbiamo il nostro organo politico”.

L’acqua attualmente viene incanalata dalla dighetta di Pranu Antoni, partendo dalla seconda traversa subito a valle dell’invaso e da lì si avvia verso il canale principale. Ci sono poi diversi sollevamenti nella zona di Marrubiu, dove sono presenti canali cosiddetti a piede libero, e altri nella zona di Sardara – Furtei, da dove l’acqua  viene indirizzata verso il Campidano. Questo il percorso completo: diga cantoniera – Diga Pranu Antoni – Traversa Santa Vittoria – canale “sinistra Tirso” – vasca Marrubiu – sollevamento Marrubiu – condotta Marrubiu/Margiani – Torrino Margiani – condotta Margiani Sardara – vasca Sardara – sollevamento Sardara – condotta Sardara Corongiu – vasca Corongiu – condotta Corongiu Sa Forada – canale Sanluri/Sardara – diga Sa Forada – vasca di carico Zeppara – sollevamento zeppara – canale ripartitore “nord”ovest”. Vengono rilasciati 2 metri cubi al secondo, 24 ore su 24.

“Continueremo finché sarà tecnicamente possibile”, ha annunciato ancora il direttore generale di Enas, Giuliano Patteri. Cioè sino a quando i canali non dovranno essere impiegati per assicurare l’apporto irriguo nei campi serviti.

Positivi commenti da Coldiretti. Commentando la notizia, le associazioni di categoria hanno parlato di “un importante risultato ottenuto per i nostri agricoltori, per il territorio e per le comunità locali”.

“Pur permanendo le criticità su una stagione irrigua non facile con le restrizioni in atto anche a causa di un inverno particolarmente difficile sul fronte climatico, questa notizia rappresenta un passo avanti davvero molto importante contro gli sprechi e per il raggiungimento di un obiettivo che dà giovamento a tutto il sistema irriguo del Sud Sardegna”, ha sottolineato Battista Cualbu, presidente Coldiretti Sardegna, “lo sversamento a mare non solo rappresenta una perdita grave per il bene primario rappresentano dall’acqua, ma anche una sconfitta per le politiche di settore a causa dello spreco di acqua che continua a viaggiare su livelli che si aggirano al 40% per via di condotte obsolete e per scelte miopi – aggiunge – senza dimenticare le gravissime ripercussioni sull’economia delle nostre aziende agropastorali che non potendo irrigare rischiano di veder compromesso il loro raccolto, di subire rincari dei costi di gestione d’impresa e di conseguenza ridurre le loro marginalità”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il direttore di Coldiretti Sardegna, Luca Saba: “Questo risultato ottenuto conferma l’ottimo lavoro di sinergia che stanno facendo il Consorzio di Bonifica, l’Anbi e tutto il sistema dell’agricoltura sarda”, sottolinea, “nonostante questa importante notizia, però, è necessario che l’utilizzo di queste interconnessioni diventino strutturali in tutta l’isola, evitando che in futuro si debba disperdere e sversare a mare anche un solo litro d’acqua”.

Motivo in più, dicono in Coldiretti,  per rilanciare quanto l’associazione sta dicendo da tempo, ovvero “il necessario e maggiore coinvolgimento diretto degli agricoltori nella gestione del sistema idrico sardo”, aggiunge Giorgio Demurtas, presidente di Coldiretti Cagliari.

“Come abbiamo proposto anche nel nostro documento programmatico, la gestione del cambiamento climatico non può prescindere da un virtuoso governo dell’acqua”, conclude, “conservandola meglio, riducendo gli sprechi, garantendo interconnessione dei bacini, ampliando le zone irrigue e puntando sull’energia idroelettrica generata dalle dighe per abbattere i costi agli agricoltori”.

Mercoledì, 27 marzo 2024

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