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Condominio: dove vanno collocati i bidoni per la differenziata?

24 Marzo 2024 | Autore:
Condominio: dove vanno collocati i bidoni per la differenziata?

Tutto quello che c’è da sapere sulla collocazione dei contenitori destinati alla differenziazione dei rifiuti in un contesto condominiale: che può prendere decisioni al riguardo e quali regole devono essere osservate.

Nel vivace contesto di una tipica giornata condominiale, una questione apparentemente banale può trasformarsi rapidamente in un dibattito acceso: la collocazione dei bidoni per la raccolta differenziata. Questo tema solleva interrogativi non solo di natura pratica ma anche giuridica. La gestione dei rifiuti, infatti, è un aspetto fondamentale della convivenza civile e assume una particolare rilevanza nei contesti condominiali, dove spazi condivisi e normative specifiche si intrecciano creando un mosaico di diritti e doveri. In un condominio, dove vanno collocati i bidoni per la differenziata? Questo articolo fornisce risposte chiare e precise alla luce della normativa vigente e degli orientamenti giurisprudenziali, offrendo così una guida riguardo a questo aspetto cruciale della vita condominiale.

Bidoni per la differenziata: chi decide dove collocarli?

In un condominio, l’organo decisionale preposto a stabilire l’uso e la destinazione dei beni comuni  è l’assemblea condominiale. Quest’ultima detiene l’autorità per deliberare riguardo alla posizione dei contenitori per la raccolta differenziata, mediante una specifica delibera.

La decisione deve essere adottata con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno la metà del valore dell’edificio (art. 1136, secondo comma, cod. civ.), garantendo al contempo l’equo accesso e il massimo beneficio possibile per tutti i condomini.

In caso di inerzia dell’assemblea, l’amministratore del condominio ha il diritto di prendere una decisione temporanea riguardo la questione della collocazione dei contenitori.

L’amministratore deve assicurarsi di comunicare ai condomini le ragioni che lo hanno guidato nella scelta di un determinato sito per la sistemazione dei bidoni, stabilendo altresì le regole per il loro uso, mantenimento e pulizia.

Conformemente alle normative locali, chi gestisce l’edificio deve intraprendere specifiche azioni e fornire dettagliate informazioni, preferibilmente per iscritto, riguardo all’utilizzo dei cassonetti.

Queste azioni includono:

  • stabilire il calendario per la raccolta differenziata;
  • indicare ai residenti dove smaltire i rifiuti;
  • assicurarsi che tutti seguano le regole stabilite;
  • prevenire eventuali disturbi causati dalla raccolta rifiuti, come la presenza di roditori o altri animali;
  • occuparsi della manutenzione e pulizia dei contenitori, spese che ricadono sul condominio e che devono essere coordinate dall’amministratore.

Le spese generate da queste attività sono suddivise tra i condomini secondo le quote millesimali di proprietà come indicato nell’art. 1123, primo comma, cod. civ..

Bidoni per la differenziata: dove vanno collocati?

È obbligo del condominio posizionare all’interno delle aree comuni i contenitori per la raccolta differenziata e assicurarsi che vengano messi fuori nei tempi stabiliti per lo svuotamento.

La responsabilità di trasportare questi contenitori in strada spetta al custode, se presente, o a una persona incaricata, che può essere un condomino o un terzo, come stabilito dal TAR Piemonte nella sentenza n. 1169/2015.

Non è ammissibile addurre pretesti per non installare i bidoni nelle aree adiacenti l’edificio, come problemi di spazio per il parcheggio o disagi igienici e olfattivi durante l’estate, poiché la priorità è data ai contenitori per la differenziata e prevale su ogni altra considerazione, inclusi gli accordi presi in assemblea condominiale.

In questo contesto, è rilevante la decisione del TAR Sicilia n. 571/2020, che chiarisce che nei condomini dotati di spazi aperti è possibile collocare in essi i cassonetti. Le norme di sicurezza non devono ostacolare l’accesso degli operatori ai suddetti spazi aperti dell’edificio, altrimenti si vanificherebbe lo scopo della normativa e dell’attività prevista.

Riguardo all’aspetto estetico, si sottolinea che non esistono disposizioni legali che vi diano importanza prevalente e che, per quanto riguarda l’igiene, la gestione dei rifiuti è organizzata in modo da ridurre al minimo il tempo di permanenza degli stessi nei contenitori, spettando ai condomini occuparsi della pulizia e delle condizioni igieniche di questi ultimi.

Nel caso in cui il condominio non abbia spazio adeguato all’interno delle sue aree comuni per l’installazione dei contenitori per la raccolta dei rifiuti, l’assemblea condominiale può optare per il loro posizionamento in un’area pubblica vicina. Tuttavia, è importante notare che per posizionare stabilmente questi bidoni al di fuori degli spazi condominiali, i condomini devono acquisire una specifica autorizzazione dal Comune, il che comporta il pagamento della Tosap (Tassa di Occupazione Spazi e Aree Pubbliche).

Come chiedere lo spostamento dei bidoni per la differenziata?

Abbiamo visto in condominio dove vanno collocati i bidoni per la raccolta differenziata. Occorre precisare, però, che essi non devono essere posizionati in maniera tale da ostacolare o rendere particolarmente difficoltoso l’accesso alla proprietà privata di qualsiasi condomino. Quest’ultimo, se ciò accade, ha il diritto di richiedere la rimozione e il riposizionamento dei bidoni qualora ostacolino l’accesso. È importante sottolineare che, anche rispettando la distanza minima tra i contenitori e le abitazioni, non si può precludere l’eventualità di reclami da parte di un condomino.

Nel caso in cui la disposizione dei cassonetti sia stata determinata dall’assemblea condominiale, chi desidera richiedere lo spostamento dei bidoni deve indirizzare una lettera formale all’amministratore del condominio. In caso di inerzia da parte di quest’ultimo, sarà possibile rivolgersi al giudice.

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