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La nota / Bobbio

Peste suina, Maloberti: «L’Ausl non si sta impegnando a dovere»

Il consigliere provinciale: «Pesa la presenza di un unico centro di raccolta delle carcasse, ne erano stati promessi quattro»

«Spiace constatare che l’impegno dell’Ausl sul territorio piacentino per contrastare la peste suina sia minore rispetto a quanto era stato promesso». Lo dichiara Giampaolo Maloberti, consigliere provinciale della Lega e membro della cabina di regia provinciale per la gestione dell’emergenza peste suina africana. «Il problema della Psa nel nostro territorio - prosegue Maloberti - è particolarmente significativo: la provincia di Piacenza custodisce le tre Dop che vanno assolutamente preservate, tutelando gli allevamenti e la filiera, e l’occupazione connessa. I bioregolatori, cacciatori che si mettono a disposizione per attuare i piani di depopolamento, vengono purtroppo ostacolati dai disservizi dell’Ausl. A fronte di una promessa di almeno quattro centri di raccolta di carcasse, in provincia di Piacenza ad oggi ce n’è soltanto uno a Bobbio, per di più solo parzialmente funzionante. Per coloro che volontariamente vogliono aiutare il territorio piacentino a rialzarsi e a fronteggiare questa emergenza è oggettivamente improbo svolgere al meglio il proprio compito. Inoltre, quando sono iniziati i piani di depopolamento, si è scoperto che sono stati messi a disposizione solo 15 sacchi per la raccolta e il trasporto dei cinghiali abbattuti. È semplicemente assurdo che si corra il rischio di vanificare l’impegno dei volontari (tali sono i bioregolatori) e della Polizia Provinciale, che coordina egregiamente gli interventi, per il lassismo di chi deve mettersi a disposizione per fronteggiare una emergenza sanitaria perché è deputato a farlo».

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