La Nuova Sardegna

Oristano

Sicurezza pubblica

Videosorveglianza in provincia di Oristano, in ventuno Comuni le telecamere che leggono le targhe

di Enrico Carta

	Un impianto di videosorveglianza
Un impianto di videosorveglianza

Firmati gli accordi tra i sindaci e il prefetto Salvatore Angieri. Ora si attende l’approvazione dei progetti e l’arrivo dei finanziamenti

09 aprile 2024
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Oristano Sono ventuno, sono sparsi in quasi tutte le aree della provincia e a breve saranno a prova di malviventi. Chi vuole commettere qualche azione illegale si troverà di fronte a un problema in più che dovrebbe limitarne le cattive intenzioni. Dove non si può arrivare con l’utilizzo di forze massicce e uomini operativi direttamente sul territorio, si arriva con la tecnologia che farà da deterrente. La sicurezza pubblica migliorerà grazie ai Patti per la sicurezza sottoscritti ieri davanti al prefetto Salvatore Angieri che ha esposto anche la grande novità del sistema di videosorveglianza che sarà installato: le telecamere avranno infatti il moderno sistema di riconoscimento delle targhe dei veicoli che saranno inquadrati. Significa che chi passa nelle vie coperte dal “Grande fratello” sarà facilmente identificabile nel caso in cui avvenga qualche episodio criminoso.

Lo stesso funzionario dello Stato ha presieduto il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica al quale hanno partecipato, oltre ai rappresentanti delle forze dell’ordine e al dirigente responsabile della zona telecomunicazioni della Sardegna, i sindaci dei paesi coinvolti che sono Aidomaggiore, Bonarcado, Cabras, Gonnostramatza, Mogoro, Ollastra, Palmas Arborea, San Nicolò d’Arcidano, Santa Giusta, Santu Lussurgiu, Siamanna, Terralba, Zeddiani, Ardauli, Bidonì, Busachi, Fordongianus, Neoneli, Samugheo, Sorradile e Ula Tirso – questi ultimi erano rappresentati dal delegato dell’Unione Barigadu. Ora si procederà con l’esame delle varie proposte, ritagliate sulle necessità territoriali.

«La partecipazione al bando ministeriale conferma l’attenzione dei sindaci al tema della sicurezza urbana e costituisce un ulteriore passo per elevare i livelli di sicurezza anche nelle piccole realtà territoriali come quelle rappresentate oggi a questo tavolo», ha commentato il prefetto Salvatore Angieri che ha ringraziato i primi cittadini «per il loro attivo contributo» e ha sottolineato l’importanza di dotare i comuni di apparati di videosorveglianza, «strumenti imprescindibili per accrescere la sicurezza percepita e reale, contribuendo in maniera significativa sia alla prevenzione dei reati sia all’attività informativa e investigativa da parte delle forze di polizia». Le istanze saranno ora trasmesse dalla prefettura al ministero dell’Interno per il successivo vaglio della commissione che precederà l’attribuzione dei finanziamenti.

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