VERSO JUVENTUS-MILAN

Juve, Allegri: "Inter la più forte e mi davano del matto. Concentrati sulla Champions"

Il tecnico bianconero sulla sfida col Milan: "Partita bella da giocare, è uno scontro diretto"

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Massimiliano Allegri presenta il big-match contro il Milan: in palio il secondo posto. "Domani è sempre Juventus-Milan, una partita bella e importante - ha spiegato l'allenatore bianconero -. Adesso ci sono tre partite importanti prima della finale per cercare di fare più punti possibili per entrare in Champions". Sul ballottaggio Chiesa-Yildiz: "Stanno entrambi bene. Deciderò domani". Sulle parole di Pioli secondo cui l'Inter è la più forte negli ultimi 4 anni: "Non so se l'Inter è la più forte degli ultimi tre anni. Io ho detto che l'Inter quest'anno è nettamente la più forte e sono stato preso per matto".

LA CONFERENZA DI ALLEGRI
Come ci avviciniamo a questa partita? Quanto la Coppa Italia ha dato entusiasmo? 

"Domani è sempre Juventus-Milan, una partita bella e importante. Bella da giocare, perché è uno scontro diretto. Il Milan è una squadra forte, ben allenata e con giocatori di valore. Sicuramente il passaggio in Coppa Italia e il raggiungimento della finale fa sì che abbiamo raggiunto in parte un obiettivo e ci dà la possibilità di giocare una finale. Adesso ci sono tre partite importanti prima della finale per cercare di fare più punti possibili per entrare in Champions". 

Come sta la squadra? Bremer ha bisogno di rifiatare?
"Bremer ha avuto un problemino a Cagliari, ma ora è recuperato e domani valuterò. Stiamo tutti bene".

Lo Stadium sarà sold out e tanti tifosi arriveranno dall'estero. Il calcio italiano, forse, all'estero è più attrattivo? 
"Questo non lo so, bisognerebbe domandarlo a loro. Io dico solamente che come nella vita le cose si vedano come delle opportunità e il calcio italiano può crescere. Basta avere le idee chiare per farlo e chi comanda deve prendere delle decisioni per migliorare il calcio italiano. Però abbiamo due squadre in semifinale di Europa League. Abbiamo una squadra come l'Inter che ha fatto una bella Champions, l'anno scorso ha giocato la finale. Un'altra squadra l'anno scorso ha giocato la finale di Europa League, noi siamo stati eliminati in semifinale. Quindi non è tutto da buttare. Però non ci possiamo sedere a guardare quello che sta succedendo ma bisognerebbe immaginare il calcio tra 5/10 anni".

Cosa manca alla Juve per competere con l'Inter?
"A questa domanda sarebbe più giusto che risponda la società o chi fa il mercato. Io posso solo dire di stare concentrati sul nostro obiettivo che è la Champions, importante sia dal punto di vista sportivo che economico. Non è ancora detta l'ultima parola, ci sono 15 punti in palio. Domani dobbiamo tornare alla vittoria, non sarà facile".

Chi gioca con Vlahovic? Chiesa o Yildiz?
"Stanno tutti e due bene. Federico ha giocato un po' di più e devo decidere se farlo partire dall'inizio. Chiesa può sempre decidere in una partita, ma deciderò domani".

Un suo giudizio sul calcio spumeggiante dell'Atalanta.
"Gasperini sta facendo un ottimo lavoro a Bergamo. Sono in semifinale di Europa League, in finale di Coppa Italia e in campionato sono in lotta per un posto in Champions League".

Le fanno piacere gli attestati di stima di alcuni suoi giocatori?
"Per quanto riguarda gli attestati di stima, con i ragazzi ho un ottimo rapporto. Innanzitutto perché sono degli ottimi professionisti e soprattutto sono dei ragazzi che tengono a questa maglia. E in questo momento dove abbiamo degli obiettivi davanti, tutti insieme vogliamo andare a prenderci questi obiettivi che sarebbe bellissimo". 

Vlahovic l'ha definita una dei migliori tecnici degli ultimi 20 e che sogna il Pallone d'oro.
"È normale che ambisca a vincere il Pallone d'oro. È migliorato molto da quando è arrivato alla Juve, sta trovando un equilibrio interiore durante le partite. Di questo sono molto contento".

Come catalogherebbe la sua stagione con la vittoria della Coppa Italia?
"Non sono le mie imprese ma sono di tutti. Di una società forte, di una squadra forte. Quando siamo alla Juventus tutti devono avere l'ambizione di vincere. Poi se gli altri sono più bravi, bisogna lavorare per migliorare. Per una società italiana l'importante è qualificarsi per la Champions. Per noi arrivare ai nostri obiettivi sarebbe un successo. Poi a tutti piace vincere, però bisogna arrivare al raggiungimento del nostro obiettivo".

Cosa non funziona nel vostro attacco?
"Siamo in linea con quelli fatti dello scorso anno. Magari potevamo essere più efficaci. Pioli sta facendo un ottimo lavoro al Milan. Non so se l'Inter è stata la più forte in questi tre anni. Io, però, ho sempre detto che fosse la più forte di questa stagione e venivo preso per matto".

Il secondo posto è un vostro obiettivo?
"Domani è una partita, in caso di vittoria che non sarà semplice, ci può dare l'opportunità di arrivare al secondo posto. La prossima stagione sarà bellissima, perché quando giochi tante competizioni è stimolante".

Pioli ha detto che l'Inter è la più forte negli ultimi 4 anni. Condivide?
"Non so se l'Inter è la più forte degli ultimi tre anni. Io ho detto che l'Inter quest'anno è nettamente la più forte e sono stato preso per matto".

Vede delle similitudini tra Juventus e Milan e tra Allegri e Pioli?
"Quello degli allenatori fa parte del gioco. Succede sempre ogni anno. I discorsi sul bilancio? Io sono aziendalista, faccio l'allenatore in campo, ma ormai le società sono delle aziende. Serve centrare gli obiettivi, soprattutto in Italia, dove la partecipazione alla Champions ti sballa il bilancio. Detto questo: la Juve deve rimanere competitiva. La sfida degli anni e della Juventus, come negli anni precedenti, è essere competitivi all'interno di una sostenibilità. Per la Juventus sarà una bella sfida. Quando ripartirà il campionato, ripartirà sempre con l'obiettivo di vincere. Ma quando si lavora alla Juventus l'ambizione massima deve essere quello di ottenere il massimo risultato, deve essere chiaro a tutti".

Come si spiega la differenza di prestazione tra primo e secondo tempo?
"Perché a inizio campionato facevamo bene il primo e meno bene il secondo. A Roma abbiamo sbagliato tanto tecnicamente, soprattutto tanti passaggi facili. Era una partita importante con tanta pressione. Poi abbiamo avuto occasioni importanti. Abbiamo concesso gol sul primo angolo, poi Vlahovic, Bremer. Abbiamo preso quest'infilata su palla persa e ripartenza. Il secondo gol preso così. Poi due-tre situazioni favorevoli. Se vediamo i passaggi sbagliati, quello sì. Rende più brutta la prestazione. Ma abbiamo avuto buone occasioni".

A inizio stagione dicevano che non giocare le Coppe è un vantaggio.
"La Juventus per cinque anni ha vinto 5 scudetti, 4 Coppe Italia e ha giocato due finali di Champions. Siamo sempre arrivati in fondo con quasi 55-57 partite. Il direttore Marotta doveva dire così, gli faccio anche i complimenti per il lavoro che sta facendo. Pioli lo stesso. Ma i fatti dicono tutt'altro ed è normale che sia così".

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