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Astrazeneca solo agli over 60, perché? Lo abbiamo chiesto a Fabrizio Pregliasco

Secondo il virologo si tratta di una decisione che il Cts prenderà a seguito di alcuni casi di cronaca, perchè "le cose (posologie dei farmaci, rischi chirurigici e vaccinali etc.) non sono scritte sulla pietra ma si aggiornano sulla base delle evenienze"

Da due giorni si attende un nuovo parere del Cts sull'uso del vaccino Astrazeneca, si pensa che verrà raccomandato agli over 60, come mai? 
"C'era già un'indicazione preferenziale e a questo punto mi sa che si va verso una stringenza di questa indicazione. Questo avviene perchè la situazione angoscia, purtroppo era un rischio che ci si è assunti di una probabilità di morte che ovviamente è tristissimo nel momento in cui si evidenzia. Però è comunque un rischio beneficio calcolato sul fatto che ad oggi la vaccinazione ha salvato 10mila vite umane e ha portato alla riduzione dell'80% dei ricoveri, cosa della quale stiamo tutti usufruendo. Quindi con l'utilizzo massivo sono emerse quelle problematiche di trombosi che hanno comunque una probabilità bassissima ed emergono soprattutto nei giovani e nelle giovani donne. Tenendo conto che chi prende la pillola anticoncezionale ha un rischio di trombosi che è trecento volte superiore a quello che si ha con la vaccinazione con Astrazeneca, solo che in questo caso c'è un'accettazione diversa. Cioè si ritiene che per la finalità anticoncezionale questo rischio possa essere corso. Appare invece più angosciante riferito alla vaccinazione per il covid perchè si perde la concezione di rischio di malattia". 
 
Quale dose di Astrazeneca è la più rischiosa? la prima o la seconda?
"L'emergenza di questi casi è sulla prima dose, sulla seconda non ci risultano a livello internazionale e quindi il rischio è di 1 a 100mila e con nessun caso registrato per le seconde dosi".

Ci sono conseguenze per un under 60 che ha già fatto entrambe le dosi?
"Chi ha già fatto entrambe le dosi deve stare tranquillo. Se ne ha già fatte due e son passati 15 giorni dalla seconda ormai quello che poteva capitare è capitato e non è capitato perchè c'è una bassissima probabilità che avvenga". 

La decisione del Cts doveva arrivare ieri ma ancora oggi non è stata raggiunta, come mai ci si sta mettendo così tanto secondo lei? 
"Sicuramente è una decisione che non è tecnica, è politico-tecnica e a questo punto c'è già stata una grande narrazione molto difficile rispetto alla grande sensibilità che c'è verso le vaccinazioni e in pratica non è facile prendere una decisione. Questo anche perchè l'autorizzazione c'era, quindi era un uso preferibile, poi come capita per tutti i farmaci, i vaccini, le operazioni chirurgiche, le cose non sono scritte sulla pietra, si aggiornano sulla base delle evenienze. In questo caso poi c'è l'aspetto emozionale di una giovane vita spezzata come il caso della 18enne genovese morta ieri (giovedì 10 giugno)". 

Claudia Balbi