Parma

Infermiere e poeta: al Maggiore di Parma la primavera è in versi

Infermiere e poeta: al Maggiore di Parma la primavera è in versi
Un’esposizione itinerante in ospedale. "Stiamo vivendo un periodo particolare in cui abbiamo bisogno di leggerezza ma soprattutto di forza per continuare insieme il cammino verso la libertà"
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Primavera di poesia in ospedale è il nome dato all'iniziativa voluta dall’infermiere e poeta, come lui stesso ama definirsi, Giosuè Forleo.

Si tratta di un’esposizione itinerante di poesie che vuole offrire un momento di lettura o di svago a tutti coloro che avranno voglia di fermarsi un attimo a riflettere sui versi e il loro significato.

Le poesie sono collocate su pannelli che saranno esposti per due settimane, a partire dal 12 maggio giornata internazionale dell’Infermiere, nell’atrio di ingresso dell’ospedale dei Bambini e del padiglione Centrale.

Mentre per le 2 settimane successive sarà possibile leggerle alla galleria di via Volturno.

Perché la poesia in ospedale? "Stiamo vivendo un periodo particolare in cui abbiamo bisogno di leggerezza ma soprattutto di forza per continuare insieme il cammino verso la libertà, oggi negata da questo male invisibile chiamato Coronavirus" spiega l’autore Giosuè Forleo, infermiere del Maggiore con la passione per la poesia nata sui banchi di scuola.

"Negli ultimi anni la poesia è stata accantonata e sottovalutata e quindi voglio essere promotore di questa iniziativa per rivalutare e far rivivere la ‘poesia no stress’ in modo che possa essere cura e sostegno per gli operatori sanitari, i pazienti e i parenti che sostengono con forza i loro cari in questo grave periodo di malattia e allontanamento".

L’iniziativa, sottolinea il Maggiore, è nata dall’interno per valorizzare, nei versi di alcune poesie, figure professionali come gli infermieri che si stanno spendendo e si sono spesi tra le mille difficoltà di questo periodo, sia nei reparti Covid, sia a garantire alti livelli di cura e assistenza ai pazienti affetti da altre patologie.

Infermiere

Per non disturbarmi taci in silenzio,
allora con un sorriso e una stupida battuta
mi concedi di entrare nel tuo cuore,
disperato e sofferente mi chiedi aiuto.

Sono qui non aver paura
La mia mano decisa e sicura dà sollievo alle tue sofferenze,
lentamente il tuo viso si rilassa
sorridente ti fidi di me,
a volte mi chiami angelo a volte diavolo
ma sono qui per aiutarti.

(tratto da Infermiere, di Giosuè Forleo)