Albe musicali: il focus nell’App de «la Lettura» e sul pc

di Redazione Cultura

L’extra di Gian Mario Benzing racconta il sorgere del sole nella tradizione sinfonica e lirica. In edicola e digitale, l’intervista a Cesare Picco che il 26 giugno alle 5 del mattino, suonerà all’ippodromo di San Siro per «Piano City Milano»

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Olafur Eliasson, «The Weather Project», 2003. Installazione nella Turbine Hall della Tate Modern di Londra (foto Studio Olafur Eliasson, courtesy dell’artista)

Martin Luther King scrisse di essere stato ispirato, nella sua lotta non violenta, dalla disobbedienza civile di Socrate. Eppure i classici in generale e in particolare gli antichi greci e latini, finora considerati capisaldi della civiltà, stanno passando un periodo difficile negli Stati Uniti. A Princeton ci si può laureare in Lettere classiche senza conoscere lingue antiche (bastano le traduzioni) e la Howard University, che laureò Toni Morrison, ha chiuso la facoltà di Lettere antiche. Tra cancel culture ed esasperazione del politically correct, l’accusa al greco e al latino è quella di essere pertinenze della supremazia bianca e del colonialismo.

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La copertina de «la Lettura» #499 di Paolo Di Paolo

Affronta questi temi il nuovo numero de «la Lettura», il #499, sabato 19 in anteprima nell’App per smartphone e tablet (scaricabile da App Store e Google Play), e da domenica 20 in edicola. Oltre al nuovo numero, nell’App de «la Lettura» — distinta da quella del «Corriere» in cui l’inserto culturale è comunque disponibile già dal sabato — i lettori trovano ogni mattina un focus extra solo digitale, il Tema del Giorno: quello di giovedì 24 giugno , curato da Gian Mario Benzing, passa in rassegna le «albe musicali», il sorgere del sole come è stato dipinto dalla tradizione sinfonica e lirica. E nel supplemento in edicola e nella stessa App, Benzing intervista il pianista Cesare Picco che sabato 26 giugno, alle 5 del mattino, suonerà nel verde dell’ippodromo di San Siro a Milano per la decima edizione di «Piano City Milano», festival di concerti gratuiti all’aperto (25-27 giugno).

Tra i focus ancora disponibili nella sezione «Temi» dell’App: quello della storica Livia Capponi è un ritratto di Nerone, personaggio dai contorni ancora misteriosi. All’imperatore romano e al suo aspetto «populista» è dedicato anche l’articolo di Luigi Ippolito, nel supplemento in edicola e App, sulla mostra Nero: the man behind the myth, a cura di Thorsten Opper, aperta al British Museum di Londra fino al 24 ottobre. Il Tema curato da Cesare Giuzzi è dedicato ai casi di cronaca nera diventati mediatici, dal 1946 (anno dell’arresto di Rina Fort, la «Belva di via san Gregorio») a oggi. Il supplemento #499 ospita invece le recensioni di Marcello Flores ai volumi La despazializzazione della giustizia di Antoine Garapon e La giustizia digitale. Determinismo tecnologico e libertà di Antoine Garapon e Jean Lasségue, insieme con una riflessione del giurista Glauco Giostra su processi mediatici e ruolo della magistratura; il Tema di Ida Bozzi sulle lingue classiche offre una mappa per orientarsi tra i titoli. Mentre l’inserto dà voce al dibattito americano sulla necessità o meno di abolirne lo studio negli atenei: John McWhorter, linguista della Columbia University, intervistato da Costanza Rizzacasa d’Orsogna, sostiene che cancellare le lettere classiche significherebbe anche per gli Stati Uniti «cancellare una parte di noi». Poi un approfondimento di Vanni Santoni sulla fiorente letteratura dei Paesi dell’ex Jugoslavia che può annoverare i suoi autori tra i classici contemporanei. L’extra propone una serie di romanzi imperdibili. Mentre il supplemento guarda ai conflitti nell’ex Jugoslavia, a trent’anni dalle dichiarazioni di indipendenza di Slovenia e Croazia (1991). Gli storici Jože Pirjevec e Stefano Bianchini ripercorrono quella stagione cruenta ma anche la situazione odierna di quei Paesi, nella conversazione a cura di Antonio Carioti. Completa la sezione, l’articolo di Francesco Battistini che ricostruisce la cronistoria delle guerre balcaniche; mentre alcuni giovani artisti dell’Europa centrale e dei Balcani, ospiti al festival Mittelyoung di Cividale del Friuli (24-27 giugno) raccontano a Ida Bozzi come vedono, oggi, le crisi e i conflitti affrontati dai padri.

L’App de «la Lettura», offre anche l’archivio di tutte le uscite dal 2011 a oggi. Chi lo desidera riceve anche notifiche dalla redazione. E la newsletter settimanale dell’inserto, che arriva via email il venerdì (ci si può iscrivere anche da qui), e resta accessibile via web per una settimana. Il prezzo dell’abbonamento all’App de «la Lettura» è di euro 3,99 al mese o 39,99 l’anno, con una settimana gratuita. Per chi si abbona, inoltre, tutti contenuti dell’App sono raggiungibili anche da desktop, a partire da questa pagina (da cui è anche possibile avviare la sottoscrizione). L’App si può regalare acquistando una Gift Card nelle Librerie.coop oppure da qui.

Tornando al nuovo numero, due autrici come Silvia Avallone e l’americana Marilynne Robinson aprono il supplemento confrontandosi con le asprezze e le bellezze dei classici di epoche diverse dalla nostra. Marilynne Robinson ripercorre il suo rapporto con Dante, ricordando l’impresa di codifica della lingua volgare e definendo il poeta una «luce potentissima che illuminò tanta parte della Terra». Silvia Avallone ragiona sulla barbarie del mondo narrato da Omero nell’Iliade, in cui la condizione delle donne era di vittime, di trofei, di «vinte», e interroga il classico dalla prospettiva della propria identità, conquistata, di scrittrice e di donna.

Arricchire la conoscenza illumina i punti oscuri delle vicende storiche, forse più di tante cancellazioni: la docente Saidiya Hartman ricostruisce e ripercorre le rotte del traffico di schiavi dal Ghana agli Stati Uniti nella sua indagine narrativa Perdi la madre (Tamu Edizioni): ne parla nell’intervista di Viviana Mazza.

Molti gli scrittori sul numero. Chuck Palahniuk racconta il nuovo libro L’invenzione del suono (Mondadori) intervistato da Marco Bruna; l’incipit del suo romanzo si può leggere nella sezione del Tema del Giorno nell’App. E, oltre a Palahniuk, su «la Lettura» Larry Watson narra l’America di frontiera nel suo Uno di noi (Mattioli 1885): lo intervista Annachiara Sacchi. Chiudono il numero due racconti: Teresa Ciabatti (autrice di Sembrava bellezza, Mondadori) narra con ironia una «prima volta», l’impatto con il passare del tempo, quando «ti chiamano signora» (e ti offrono una sedia); e l’inglese Benjamin Myers (autore di All’orizzonte, Bollati Boringhieri) scrive di un’estate dell’adolescenza, tra giochi, sfide e prove di amicizia.

Su «la Lettura» #499, infine, il grande critico e curatore Achille Bonito Oliva, «ABO», si racconta a Gianluigi Colin; l’occasione è la mostra A.B.O. Theatron (dal 25 giugno al 9 gennaio), la prima di Francesca Lavazza nel ruolo di nuova presidente del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea. E l’architetto Paolo Portoghesi, autore di Poesia della Curva (Cangemi) si confronta con Franco Purini, anch’egli architetto ma sostenitore della «linea retta», in una conversazione a cura di Stefano Bucci.

18 giugno 2021 (modifica il 23 giugno 2021 | 22:07)