I prossimi 5 anni saranno particolarmente importanti per Alfa Romeo. La casa automobilistica di Arese è a caccia del rilancio e dopo diversi tentativi falliti e una situazione commerciale che la vede arrancare, sotto la guida di Jean-Philippe Imparato è pronta a trovare nuova linfa da una gamma che accoglierà diverse novità, a partire dall’attesa Tonale che debutterà nel 2022. Al di là delle vetture già annunciate, come il B-SUV che nascerà in Polonia, c’è curiosità su quelli che potranno essere i futuri modelli. A gettare un po’ di luce sull’Alfa Romeo del futuro ci ha pensato Alejandro Mesonero-Romanos, nuovo capo del design del Biscione che è arrivato all’interno del Gruppo Stellantis dopo le esperienze in Seat e la brevissima parentesi in Dacia.
“Stiamo già lavorando alle auto fino al 2026. Tra pochi mesi, 2027-2030. Bisogna andare per gradi ma senza fermarsi” – ha affermato il creativo spagnolo nel corso di un’intervista rilasciata ad Autobild.es – “Anche parte del mio lavoro è gestire quell’illusione di tutti e anche lo stress della mia squadra, che c’è eccome.” Il designer ha poi voluto sottolineare come dovranno essere le future Alfa: “Devono essere viscerali per avere un design con carattere, più attraente, che la gente guardi per strada e dica ‘wow’. Sì, veicoli viscerali, che li facciano innamorare a prima vista. Io e il mio team dobbiamo fare le auto più belle sul mercato. Quello che vogliamo sono auto sportive prestigiose, premium, se preferite. Le Alfa Romeo si sono sempre contraddistinte anche per essere in anticipo sui tempi. Bisogna tener conto dei progressi, ma non faremo auto retrò né solo suv.”
Mesonero-Romanos poi ha dedicato spazio al processo creativo e alla necessità di far fronte all’elettrificazione. “Non necessariamente; disegnare un modello elettrico ne cambia la struttura. È un animale diverso ma è l’evoluzione della specie. A mio parere l’auto sarà sempre qualcosa di appassionante, perché non deve smettere di essere una scultura su ruote. In altri marchi forse bisogna fare cose molto elaborate per presentarsi e attirare l’attenzione ma in Alfa Romeo non abbiamo bisogno di farci conoscere o giustificarci.”
Vediamo se ai fiumi di parole e agli infiniti rendering, stavolta si aggiungeranno anche i fatti…
un rischio è che siano peugeot rimarchiati, l’altro rischio è la sparizione del marchio. temo che il primo rischio porterà al secondo.