ALESSANDRO
Sport

Un legame da leggenda Da Ginettaccio ad Alfredo

La corsa rende omaggio ai campioni che hanno portato la Toscana nel mondo. Ma sono tanti anche i gregari di altri tempi, aspettando i ragazzi di oggi

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Alessandro

Fiesoli

AArriva il Giro, la festa di maggio del ciclismo, e torna in Toscana per rendere omaggio a Gino, ad Alfredo, alle nostre strade, asfaltate e sterrate modello Eroica, dove e’ passata tanta storia del ciclismo. Quanto e’ grande, questa storia? Sperando di far piacere agli appassionati, agli amici, ai miei compagni di strade varie, ricordo che la Toscana ha vinto tutto nel ciclismo.

Un primato, da condividere, se non ho controllato male, con la Lombardia. I nostri miti, i nostri campioni, tutti primi al traguardo dei nostri cuori, come diceva il poeta.

Riepilogo, per chi ha la pazienza di seguirmi. Tour de France (3): Bartali 1938,’48, Nencini 1960; Giro d’Italia (8): Bartali 1936, ‘37, ’46; Magni 1948, ’51, ’55; Nencini 1957, Chioccioli 1991; Vuelta 1: Giovannetti 1990; Campionati del mondo (3): Cipollini 2002, Bettini 2006, ’07; Oro Olimpico 1: Bettini 2004; Giro delle Fiandre (6): Magni 1949, ’50, ’51; Bartoli 1996; Tafi 2002; Bettiol 2019; la Roubaix (3): Ballerini 1995, ’98; Tafi 1999; la Liegi (4): Bartoli 1997, ’98; Bettini 2000, ’02; Freccia-Vallone (3): Poggiali 1965, Bartoli 1999, Casagrande 2000; Milano-Sanremo (12): Linari 1924, Chesi 1927, Del Cancia 1937, Bartali 1939, ‘40, ’47, ’50; Cinelli 1943, Petrucci 1952, ’53; Cipollini 2002, Bettini 2003; Giro Lombardia (12): Bartali 1936, ’39, ’40; Bini 1937, ’42; Cinelli 1938; Bitossi 1967, ’70; Tafi 1996; Bartoli 2002, ’03; Bettini 2005, ’06; campionato italiano (15): Bartali 1937, ‘40, ’52; Bizzi 1938, Magni 1951, ’54; Mealli 1936; Bitossi 1970, ‘71, ’76; Cipollini 1996; Tafi 1998; Bartoli 2000; Bettini 2003, ’06. Come commissari tecnici; Martini 6 ori, Ballerini 3 ori. E i cinque Giri e i tre Tour di Fabiana Luperini. Per la pista, l’oro olimpico e i due mondiali di Enzo Sacchi, inizi anni Cinquanta.

La nobiltà della bici abita qui, e all’elenco potrebbero essere aggiunti altri nomi importanti e molto romantici della storia del ciclismo toscano e italiano, come Raffaele Di Paco, il ’tombeur’ di Fauglia, Guido Carlesi il ’Coppino di Navacchio’, Primo Volpi il ’Camoscio della Val d’Orcia’, Olimpo Bizzi il ’Morino’ di Livorno, Ezio Cecchi ’lo Scopino di Monsummano’, Marcello Mugnaini lo scalatore di Montemignaio quinto nel Tour ‘66 dopo aver battuto Anquetil e Altig nel tappone pirenaico, i fratelli Maggini, Fabrizio Fabbri, Giulio Bresci, il mugellano Mario Baroni, il grande direttore sportivo Waldemaro Bartolozzi, e tanti altri. Ma non si vive di sola tradizione: forza ragazzi, ora tocca a voi.

Buon Giro a tutti.

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