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Letta: “Le comunali sono andate talmente bene che c’è la tentazione di andare al voto anticipato”

Il segretario del Partito Democratico si è detto tentato dal voto anticipato visto il risultato delle ultime elezioni comunali, poi però ha precisato: “In questo momento bisogna tenere la barra dritta per uscire dalla pandemia, continuando con un governo che sta facendo bene”. Poi ha criticato duramente “l’ambiguità” di Salvini e Meloni su vaccini contro il Covid e green pass.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Andare a votare prima della fine della legislatura? La tentazione c'è, parola di Enrico Letta. Il segretario del Partito Democratico, intervistato questa sera da Fabio Fazio a Che tempo che fa, ha ammesso che dopo il risultato delle ultime elezioni comunali tra i dem c'è voglia di concretizzare ulteriormente l'appoggio del Paese a livello nazionale: "È andata talmente bene che a me potrebbe venire voglia" di andare a votare prima, "visto che noi siamo il 12% in Parlamento, verrebbe la tentazione, ma in questo momento bisogna tenere la barra dritta per uscire dalla pandemia". Letta ha chiarito che la suggestione, però, rimarrà tale: "Per me bisogna continuare con un governo che sta facendo bene".

Il segretario del Partito Democratico ha attaccato duramente gli avversari politici, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, soprattutto per le loro "ambiguità" su vaccino contro il Covid e green pass: "Questo tema è decisivo per il futuro del Paese e con l'ambiguità si appoggia chi pensa sia meglio aspettare, invece serve convincere tutti a fare il vaccino, altrimenti si torna a dati come quelli della Gran Bretagna". Poi si è detto anche favorevole all'obbligo vaccinale, "se non funzionasse il green pass". Quanto all'alleanza di centrosinistra, bisogna "far partire dal basso questo incontro fra le persone". Letta ha detto di non poter immaginare che "dopo il governo Draghi" ci sia "un governo a guida Salvini-Meloni".

Quanto al governo Draghi, invece, il giudizio di Letta è positivo: "Sta facendo bene, sta impostando una legge di Bilancio importante che deve dare segnali significativi su salute, istruzione, un forte messaggio sul tema del lavoro, perché i lavoratori abbiano più soldi in busta paga, meno precarietà e lavorare per la riforma dell'apprendistato". Secondo il segretario del Pd è essenziale "abbattere le tasse sul lavoro", che "vuol dire alzare gli stipendi". Perché "se gli stipendi sono competitivi con i sussidi questo non può funzionare", ma contemporaneamente "va riformato il reddito di cittadinanza che deve rimanere come lotta alla povertà".

Sempre nei giorni in cui è attesa la legge di Bilancio si sta parlando anche di pensioni, con il rischio di tornare alla Fornero che si fa sempre più concreto: "Il problema di fondo è che è sbagliato il metodo della Quota – ha commentato Letta – Quota 100 è stato un errore, perché chi ne ha usufruito ha avuto un vantaggio ed è contento, ma per l'80% sono uomini, è uno strumento diseguale che discrimina le donne". Secondo il segretario del Partito Democratico, "le due cose da fare sono flessibilità a seconda dei lavori gravosi e dare un messaggio importante alle donne con Opzione donna".

Intanto in Senato si torna a parlare di legge Zan: "Abbiamo un dovere nei confronti della nostra società, dobbiamo portarla avanti e approvarla – ha chiosato Letta – Sono stato molto rigido nei mesi scorsi e questo ci ha consentito di arrivare all'Aula del Senato. Chiederò in questi giorni ad Alessandro Zan di fare un'esplorazione con le altre forze politiche per capire le condizioni che possano portare a un'approvazione del testo rapida". Il segretario del Pd ha anche aperto a modifiche "purché non siano cose sostanziali, ma mi fido di Zan".

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