Il tema della legalità è quanto mai da prima pagina perché interessa

Giovedì 22 Luglio 2021
Il tema della legalità è quanto mai da prima pagina perché interessa la quotidianità di famiglie e imprese come pochi altri. Il perimetro del tema è particolarmente ampio e pone quesiti che sovente si incrociano con quelli della libertà delle persone, ma anche e soprattutto dei soprusi ai quali può essere sottoposta. Il meridione, praticamente dall'uscita di scena dei Borboni, è particolarmente angustiato dalle conseguenze di una illegalità largamente diffusa che si scontra con una potenzialità attrattiva tra le migliori dell'intero globo, la quale non riesce ad esprimersi compiutamente proprio per i rischi che l'illegalità produce. Il cosiddetto pizzo è imperante ed è associato a forme di violenza dilaganti, ma nell'arco dei decenni progressivamente anche il nord è stato avvolto dalla nube dell'illegalità, dove c'è business si sono verifiche costanti intromissioni delle malavita organizzata, in passato solo italiana, attualmente infradiciata di rappresentanti di molte parti del globo. L'incidenza dei fenomeni malavitosi pesa sempre più sul nostro Pil, tanto da incidervi per approssimazione in percentuali che superano il 2%, ovvero oltre 35 miliardi di euro, con essi si potrebbero fare due di manovre finanziarie, se si raccogliessero in un colpo solo tutte le risorse che confluiscono nell'economia illegale. L'esigenza a livello internazionale di ottenere stime affidabili, esaustive e, soprattutto, comparabili tra Paesi aveva già portato le autorità preposte a stimolare il sistema europeo dei conti nazionali e regionali, a includere nella frontiera della produzione anche l'economia illegale. Da metà decennio scorso sono state introdotte nuove procedure relative all'Europa e alcune modifiche nella compilazione dei conti degli Stati. Le attività economiche illegali sono considerate operazioni quando tutte le unità partecipanti intervengono consensualmente. Di conseguenza, l'acquisto, la vendita o gli scambi di droghe illecite o di refurtiva, i servizi della prostituzione e il contrabbando di alcool e tabacco, la provenienza oscura del denaro si configurano come operazioni, ai quali si aggiunge la contraffazione che sono tutte componenti alle quali si riconosce un valore economico, in cui esiste uno specifico accordo tra compratore e venditore oppure quando il venditore è sopraffatto fisicamente o finanziariamente dal compratore. Per entrare nel PIL le attività illegali dovrebbero essere stimate con sempre maggior precisione e attenzione, a tal proposito Eurostat ha lasciato ai Paesi membri margini di valutazione sulla rilevanza e sui metodi di stima dei diversi fenomeni. A fronte di questo scenario particolarmente debellante e inquietante per ogni tipo di economia, tra cui la nostra appare tra le più fragili, sono con sempre più decise le pressioni, che arrivano dalle grandi rappresentanze datoriali, a richiedere allo Stato una particolare attenzione ad un fenomeno ormai dilagante che riduce il nostro potenziale attrattivo sia di business che turistico. In questa direzione va l'importante progetto di collaborazione definito tra l'Arma dei Carabinieri e la Confcommercio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci