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Giangi Milesi presidente di Parkinson Italia

A due anni e mezzo dalla diagnosi, l'ex presidente del Cesvi è stato eletto alla guida della confederazione Parkinson Italia. La sua presidenza è finalizzata a portare in Parkinson Italia le migliori competenze del mondo non profit. «Vogliamo porci come interlocutore autorevole per le Istituzioni e gli stakeholder, nel processo di costruzione di una grande rete nazionale di enti impegnati nella tutela delle persone con Parkinson e dei loro familiari, radicate nei territori e riconosciute a livello nazionale e regionale»

di Redazione

Giangi Milesi, già presidente di Cesvi, è il nuovo presidente di Parkinson Italia. È stato eletto domenica 14 aprile 2019, nell’ambito del nuovo Consiglio Direttivo per il triennio 2019-2022. Il Presidente uscente, Antonino Marra, sottolinea che «il nuovo Consiglio Direttivo è una scelta di competenze e di professionalità. Abbiamo fatto un grande sforzo per individuare profili che possano portare in seno alla Confederazione un “volontariato nuovo”, dove il servizio deve andare di pari passo con la capacità di percorrere strade a volte complesse come sono quelle della malattia di Parkinson».

Giangi Milesi, che è stato per 13 anni Presidente della ong Cesvi e che nei mesi scorsi ha reso pubblica la propria malattia, afferma di accogliere questa investitura «un po’ intimorito e preoccupato, ma anche emozionato, come fosse un encomio per il tempestivo coming out, dopo la diagnosi della malattia, due anni e mezzo fa e come il miglior riconoscimento per quasi trent’anni di impegno quotidiano nella modernizzazione del non profit italiano, a un anno dalla conclusione del mio mandato di Presidente Cesvi».

La presidenza di Giangi Milesi è finalizzata a portare in Parkinson Italia le migliori competenze del mondo non profit, affiancata dalle figure storiche di Giulia Quaglini (riconfermata alla vice-presidenza) e Lauretta Schiavoni, entrambe care-giver, che daranno continuità al lavoro svolto nei mandati precedenti. Nel Consiglio Direttivo sono stati eletti Antonella Moretti, dirigente del non profit dal 1992 (ad esempio AISM e Lega del Filo d'Oro); Linda Lombi, sociologa della salute e ricercatrice universitaria dell’Università Cattolica di Milano; Antonino Trimarchi già dirigente sanitario ed esperto di costruzione di reti territoriali di cura; Gianluigi Veronesi, neurologo e presidente dell’Associazione Unione Parkinsoniani di Verona. Una voluta eterogeneità di professionalità e di competenze, per portare innovazione sui territori, ampliamento dei legami strategici con il mondo del non profit e con il resto del privato sociale, per “costruire sistema” e confrontarsi con i cambiamenti e la complessità che ruotano intorno al mondo associativo.

«Parkinson Italia intende porsi come interlocutore autorevole per le Istituzioni e gli stakeholder, nel processo di costruzione di una grande rete nazionale di enti impegnati nella tutela delle persone con Parkinson e dei loro familiari, radicate nei territori e riconosciute a livello nazionale e regionale. In un momento storico connotato da grande cambiamenti nell’ambito del Terzo settore, Parkinson Italia e le Associazioni tutte sono chiamate a intraprendere questa sfida», ha dichiarato Milesi. «La singolarità della chiamata – che ne svela il disegno ambizioso e il proposito impattante sull’associazionismo – sta nell’elezione di un socio dell’Associazione Italiana Parkinsoniani, come io sono, a capo di un’organizzazione “concorrente”. L’intenzione è mettere in rete tutte le risorse per far pesare noi malati di più».


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