Dodge e Porsche fanno ancora gola, ma la spunta la Tesla
È recente lo studio rilasciato dalla società americana J.D. Powers per vedere quali sono i modelli di auto che fanno più gola alla clientela statunitense, la società ha infatti dichiarato che questo studio ha la finalità di misurare il livello di attaccamento emotivo di un proprietario alla propria vettura, tenendo conto di oltre 35 fattori che, una volta sommati, esprimono un indice di gradimento fino ad un massimo di 1000 punti.
In risalita i brand classici rispetto a quelli di lusso: se l anno scorso infatti i brand di lusso staccavano quelli classici di 23 punti, quest' anno gli ultimi sono riusciti a rosicchiare altri 4 punti, portando il gap ad appena 19.
Interessante invece il risultato in fatto di marchi, se la Dodge si riconferma una big sul mercato americano, ottenendo lo stesso appeal della Porsche, a farla da padrona è il brand che, sotto la sapiente guida di Elon Musk, sta conquistando il mondo, a dominare le preferenze sul mercato americano è infatti Tesla con un punteggio di 893 punti.
Nessuna sorpresa invece sui risultati di RAM e Land Rover che, come al solito, si piazzano in alta classifica, bene anche Toyota e Nissan che hanno rispettivamente ottenuto il titolo di marchio più amato per il mercato di massa, titolo ottenuto da Genesis per quanto riguarda quello di lusso, e marchio che rispetto all'anno scorso ha ottenuto un maggiore incremento di punti, ben 22.
Nissan, insieme a Hyundai, se la cava bene anche sul piano delle singole vetture, con Maxima, Sentra, Versa, Genesis G80, Kia K5, and Kia Telluride che hanno tutte ottenuto un particolare apprezzamento, a farla da padrona sul piano individuale è però GM con ben 5 vetture super votate.
Uno dei maggiori fattori che guidano il miglioramento del settore quest'anno è l'introduzione di diversi nuovi modelli molto accattivanti". Ha dichiarato David Amodeo, direttore globale di J.D. Power, che ha poi continuato: "I nuovi lanci dimostrano che le case automobilistiche stanno migliorando ulteriormente nel colpire l emotività degli acquirenti".
