Il testamento di Filippo rimarrà segreto per 90 anni «per proteggere la regina»

Dopo la morte del principe, lo scorso aprile, tutti hanno iniziato a chiedersi chi fossero i beneficiari del suo testamento. Una curiosità che tarderà parecchio ad essere soddisfatta. L'Alta Corte di Londra ha stabilito che, al fine di «proteggere la dignità della regina e della famiglia reale», le volontà del duca di Edimburgo rimarranno segrete per quasi un secolo
Il testamento di Filippo rimarrà segreto per 90 anni «per proteggere la regina»

Dopo la morte del principe Filippo, lo scorso aprile, tutti hanno iniziato a chiedersi chi fossero i beneficiari del suo testamento. Una curiosità che tarderà parecchio ad essere soddisfatta. L'Alta Corte di Londra ha appena fatto sapere che, anche in base all'esplicita volontà di Filippo, il suo testamento, al fine di «proteggere la dignità di Elisabetta II e della famiglia reale», rimarrà segreto per «almeno novant'anni». I testamenti dei defunti della royal family non sono aperti all'ispezione pubblica come i testamenti comuni. Ma il giudice Andrew McFarlane ha specificato che anche dopo lo scadere dei novant'anni il testamento di Filippo «potrà comunque essere aperto solo in privato». Una procedura riservata solo ai membri più importanti della famiglia reale.

Andrew McFarlane, che essendo il giudice più anziano dell'Alta Corte inglese custodisce testamenti della royal family risalenti anche a più di un secolo fa (per esempio quello del principe Francesco di Teck, fratello minore della regina Mary, che morì all'età di 40 anni nel 1910) ha chiarito che lui stesso è ignaro di cosa sia stato stabilito nel testamento di Filippo. E riguardo la sua decisione ha spiegato: «Ho accettato la tesi secondo cui, sebbene possa esserci generale curiosità per gli accordi privati di un membro della famiglia reale nel proprio testamento, non c'è un vero interesse pubblico nel conoscere queste informazioni del tutto private». E ancora: «È necessario rafforzare la protezione offerta agli aspetti veramente privati ​​della vita di questo gruppo di individui, al fine di mantenere la dignità della regina Elisabetta e dei membri stretti della sua famiglia».

Nonostante la decisione dell'Alta corte di Londra la stampa britannica va avanti con le sue speculazioni. E presume che a beneficiare della fortuna di Filippo - un patrimonio di circa 42 milioni di dollari (30 milioni di sterline) a cui si aggiungono migliaia di oggetti di valore inestimabile sparsi nelle varie residenze reali - sarà in massima parte la regina Elisabetta, con una fetta destinata ai suoi quattro figli, Carlo, Anna, Andrea ed Edoardo. Pare che il duca di Edimburgo, nel suo testamento, non abbia dimenticato nemmeno lo staff reale. «A differenza di altri royal, Filippo è stato generoso anche con i tre uomini che si prendevano cura di lui», come ha rivelato al Sun una fonte vicina ai Windsor. Nel testamento il principe avrebbe incluso «il suo segretario privato, il brigadiere Archie Miller Bakewell, il suo paggio William Henderson e il cameriere Stephen Niedojadlo».

La stampa britannica suppone che riceveranno qualcosa anche i nipoti (Harry compreso) e i bisnipoti. Lady Louise Windsor, figlia di Edoardo nonché nipote preferita della regina, ha già ricevuto in eredità il cocchio di nonno Filippo. Un dono quantomai azzeccato: la diciassettenne ha sempre condiviso col compianto Duca l’amore per le corse a cavallo con cocchio. Il  9 aprile, giorno della scomparsa di Filippo, ha fatto il giro del mondo la foto che ritraeva la giovane Louise che portava a spasso, a Windsor, gli amati pony del nonno, Balmoral Nevis e Notlaw Storm.

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