21 gennaio 2019 - 10:06

Morto Tony Mendez, l'ex agente della Cia del film «Argo» di Ben Affleck

Fu l'artefice dell'operazione che risolse la crisi dei sei ostaggi americani a Teheran. Il ruolo venne interpretato dall'attore e regista americano: «Sono così orgoglioso di aver lavorato per lui e di aver raccontato una delle sue storie»

di Silvia Morosi

Morto Tony Mendez, l'ex agente della Cia del film «Argo» di Ben Affleck
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È morto domenica 20 gennaio, a 78 anni, in seguito alle complicazioni legate al morbo di Parkinson, l’ex agente della Cia Tony Mendez, protagonista della vera operazione «Argo» («Canadian Caper»), da cui aveva preso spunto Ben Affleck per il film omonimo, premio Oscar nel 2013. «Sono così orgoglioso di aver lavorato per lui e di aver raccontato una delle sue storie», ha detto l'attore e regista Usa. La notizia è stata data dal suo agente letterario, Christy Fletcher, su Twitter. «Sono molto triste nel riportare questa notizia. È stato un onore poter lavorare con Tony Mendez e la moglie Jonna per 20 anni. È una perdita terribile per la sua famiglia, gli amici e il mondo. Mi mancherà molto». L’ex vicedirettore della Cia, Michael Morell, ha twittato che Mendez «era uno dei migliori ufficiali della Cia» (Golden Globes, trionfano Ben Affleck e il suo «Argo»).

Fin tanto che aveva lavorato per l’intelligence americana, Mendez si era specializzato in travestimenti, falsificazioni e salvataggi, come accaduto, appunto, in «Argo», la missione con la quale liberò dalla prigionia in Iran alcuni prigionieri Usa, fingendosi un produttore cinematografico (per questa operazione ricevette la Stella al Valore). Fu lui ad architettare l’operazione «Canadian Caper» per portare in salvo dall’Iran sei diplomatici Usa nel pieno della «crisi degli ostaggi»: i sei furono costretti a rifugiarsi nell’ambasciata del Canada a Teheran dopo l’irruzione di manifestanti iraniani nell’ambasciata Usa. Mendez li aiutò a fingersi membri della troupe di un finto film canadese di fantascienza. Con l’aiuto del Canada, il gruppo riuscì a imbarcarsi su un volo per Zurigo da Teheran. Il suo ruolo è stato raccontato da Affleck, che su Twitter ha scritto: «Mendez è stato un eroe americano. Un uomo di straordinaria grazia, decenza, umiltà e gentilezza. Non ha mai cercato i riflettori per le sue azioni, ma solo cercato di servire il suo Paese. Sono così orgoglioso di aver lavorato per lui e di aver raccontato una delle sue storie».

Dal suo libro autobiografico «The Master of Disguise: My Secret Life in the Cia» del 2000, il regista e attore Usa ha tratto il film «Argo» del 2012 sulla vicenda degli ostaggi Usa in Iran. In concomitanza con l'uscita del film, Mendez pubblicò il libro «Argo» (Mondadori, 2012), scritto con il giornalista statunitense Matt Baglio.


Quella che è passata alla storia come «crisi degli ostaggi» ha inizio il 4 novembre del 1979, pochi mesi dopo la Rivoluzione islamica guidata dall’ayatollah Ruhollah Khomeini. Centinaia di studenti attaccano l’ambasciata americana a Teheran e prendono in ostaggio 53 dei suoi dipendenti. La liberazione avviene al termine di lunghi negoziati (e torture degli ostaggi), ma le trattative portano alla crisi della presidenza di Jimmy Carter, che non sarà più rieletto. Gli ostaggi vengono liberati il 20 gennaio 1981, mentre Ronald Reagan sta giurando come nuovo presidente.

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