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Aumentano i contagi in Croazia, tamponi o quarantena per chi rientra dai Balcani. Apertura di Fedriga

Sono numerosi i focolai scaturiti dal rientro in Italia di gruppi di giovani di ritorno dalle vacanze nelle aree balcaniche. In Puglia ed Emilia Romagna già in vigore le misure restrittive in attesa di una decisione del Governo

2 minuti di lettura

UDINE. Proprio martedì l'Europa aveva invitato tutti gli stati membri a non prendere decisioni singole sulla eventuale chiusura delle frontere interne, a valutare bene le eventuali conseguenze e a prendere delle decisioni unitarie.

Ma in Italia si è andati ben oltre. Nell'attesa che il governo prenda le sue decisioni dopo i numerosi focolai scaturiti dal rientro in Italia da gruppi di giovani di ritorno dalle vacanze e nell'attesa che il Comitato tecnico scientifico validi i tamponi rapidi che il ministro della Salute Speranza vorrebbe adottare per testare chi arriva in Italia da paesi ad alto rischio, riprende la fuga in avanti delle regioni e i governatori decidono di andare in ordine sparso con una serie di ordinanze che dispongono le restrizioni più varie per i vacanzieri di ritorno dai paesi che, in queste settimane, hanno dato origine a diversi focolai ma che non sempre coincidono con quelli in cui l'aumento dei contagi ha un'incidenza rilevante come ad esempio la Francia che non è menzionata in nessuno dei provvedimenti adottati.

In Friuli Venezia Giulia, regione di confine con la Slovenia, e una delle principali porte verso i Balcani, il Governatore Massimiliano Fedriga si è dichiarato possibilista sulla proposta di tamponi rapidi ai confini regionali per chi rientra dalla Croazia.

Più duro il governatore pugliese Emiliano che ha deciso l'obbligo di quarantena "Abbiamo registrato negli ultimi due giorni numerosi casi di pugliesi positivi al covid19 dopo essere rientrati da Grecia, Malta, Spagna, paesi con alta circolazione virale", dice. Per questa  ragione ha firmato l'ordinanza che da oggi prevede l'obbligo di isolamento fiduciario di 14 giorni per chi rientra nella propria abitazione da questi paesi, "quarantena già prevista per numerose altre nazioni nelle leggi nazionali". Provvedimento analogo, con obbligo di tampone, sembra intenzionato a prendere anche il governatore siciliano Musumeci.

Sarà esteso anche alla Croazia, nell'ordinanza  firmata i dal presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, l'obbligo di tampone entro 24 ore per chi rientra da Spagna, Grecia e Malta. Le regole dell'autoisolamento e del doppio tampone, infatti, valgono, secondo le norme regionali, per i paesi extra-Ue e non per i paesi extra-Schengen.

Per evitare fraintendimenti, quindi, a quanto si apprende, nell'ordinanza, chi ritorna dalle vacanze dalla Croazia sarà sottoposto sostanzialmente alle stesse regole previste per chi è stato in vacanza in Grecia, Spagna e Malta: obbligo di dichiarazione all'Usl territorialmente competente e tampone entro 24 ore.

Sette ragazzi positivi dopo una vacanza in Croazia. Tornati dalla Croazia sono sette i ragazzi bresciani, tra i 18 ed i 25 anni che sono risultati positivi al Covid-19. Tutti sono asintomatici e ora si trovano in quarantena obbligatoria. Provvedimento che è scattato anche per i loro familiari più stretti e per le persone con le quali hanno avuto contatti al ritorno dalla vacanza nell’isola di Pag. Al momento non risultano altri ragazzi in vacanza in Croazia e un altro gruppo che doveva partire il 21 agosto ha chiesto l’annullamento.

Croazia, contagi in aumento. La Croazia martedì ha registrato 91 nuovi casi di coronavirus, il doppio rispetto al giorno precedente, con molti dei contagi collegati a feste di giovani in locali notturni sulla costa adriatica. Lo ha reso noto l'Unità di crisi della Protezione civile.

Due persone sono decedute e ora il totale delle vittime dall'inizio dell'epidemia è di 160. I casi di infezione attiva sono saliti a 618, e a poco più di duemila persone è stato ordinato l'autoisolamento domiciliare. Dal primo caso confermato a fine febbraio, la Croazia ha registrato in totale 5.750 contagi da Covid-19, e in 4.962 casi i malati sono nel frattempo guariti.

Dai centri epidemiologici sulla costa adriatica è stato riferito che negli ultimi giorni si contano sempre più casi di giovani infetti in locali notturni, inclusi quelli all'aperto sulle spiagge, e sono stati annunciati controlli più rigorosi del rispetto delle misure di precauzione nei club e bar.

Intanto è stato annunciato che dal 20 agosto riaprono tutti i cinema, ma con l'obbligo di tenere una distanza di almeno un metro e mezzo tra le persone nelle sale di proiezione.

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