Europa

Coronavirus oggi: Lombardia, Fontana: più vicini ad allentamento misure. Cirio: Piemonte zona arancione tra 1 e 3 dicembre. Miozzo (Cts): si valuterà obbligo vaccini per alcune categorie

● Nel mondo superati i 60 milioni di casi, 1,4 milioni le vittime
● La Francia pensa a un obbligo temporaneo di telelavoro
● EasyJet taglia un quarto della flotta in Italia
● In Germania 18.633 nuovi casi e 410 vittime
● Australia verso l’obbligo di vaccino per chi arriva nel Paese
Coronavirus, il punto: la newsletter
Alto Adige revoca il lockdown totale: che cosa è successo ieri 24 novembreLa Francia pensa a un obbligo temporaneo di telelavoro
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● In Germania 18.633 nuovi casi e 410 vittime
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Alto Adige revoca il lockdown totale: che cosa è successo ieri 24 novembre

Reparto di terapia intensiva all’ospedale di Tor Vergata, Roma (Afp)
  • Bonafede: misure a Natale per non sprecare risultati

    “In un momento in cui si vedono i primi effetti positivi nella curva dei contagi, con una situazione che nel tempo potrebbe portare a non avere più zone rosse, ma quasi esclusivamente gialle, occorre prendere delle misure che garantiscano che le festività natalizie non portino a un peggioramento, perché sarebbe folle sprecare tutti i risultati ottenuti grazie al sacrificio di tutti gli italiani”. Lo ha detto a Porta a porta il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. “La situazione sebbene stia migliorando è ancora seria”, ha avvertito il Guardasigilli.

    Bonafede ha poi spiegato che sullo sci il premier Conte “sta cercando una linea comune con gli altri Paesi europei. Dopodiché la sovranità nazionale ci porta a decidere all'interno dei nostri confini e a quel punto potremmo pensare anche di adottare tutta una serie di misure e cautele per chi va all'estero”. Dunque quarantena per gli italiani che vanno a sciare all'estero? “Finchè non prendiamo decisioni non fornisco mai dettagli, ma chiaramente la direzione è questa - ha risposto - perché non è possibile che oltre confine si fa quello che si vuole e poi si torna portando un aumento dei contagi”.

  • In Brasile 47.898 nuovi casi

    Secondo quanto riferito dal ministro della Salute, il Brasile ha registrato 47.898 nuovi casi di Covid e 654 morti.

  • Usa, Biden: ci aspettano ancora mesi di lotta

    “Abbiamo davanti ancora mesi di lotta contro il covid-19”: è il monito lanciato dal presidente eletto Joe Biden durante il suo discorso alla nazione, alla vigilia del giorno del Ringraziamento. Biden ha ricordato che occorrerà tempo per la distribuzione del vaccino e che quindi nel frattempo bisogna osservare le misure per frenare la pandemia. Uno sforzo che richiede unità perchè, ha sottolineato, “dobbiamo ricordare che siamo in guerra contro il virus e non uno contro l'altro”.

  • In Germania semi-lockdown fino al 20 dicembre

    Il semi-lockdown vigente in Germania sarà prolungato fino al 20 dicembre. Lo ha annunciato il ministro presidente della Sassonia-Anhalt Reiner Haseloff, dopo il vertice in via di chiusura a Berlino fra Merkel e i governatori.

  • Conte convoca capi delegazione domani su dpcm

    Il premier Giuseppe Conte ha convocato per domani i capi delegazione di maggioranza per valutare le misure di contrasto al Covid in vista del nuovo dpcm e della stagione natalizia. Lo si apprende da fonti di governo. La riunione era ipotizzata per questa sera alle 19, al ritorno di Conte dalla Spagna, ma la convocazione ufficiale slitta a domani: l'incontro, decisivo per le nuove misure anti contagio, dovrebbe iniziare alle 13.

  • Superati i 60 milioni di casi nel mondo

    Il numero di casi di coronavirus nel mondo ha superato i 60 milioni, secondo i dati della Johns Hopkins University. Per la precisione sono 60.037.735l e persone contagiate dal Covid-19 dall'inizio della pandemia. Oltre 1,4 milioni le vittime.

  • Fontana, più vicini ad allentamento misure

    “Anche oggi buone notizie: il trend positivo si rafforza”. Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha commentato su Facebook i dati odierni del Covid in regione. “In Lombardia ben 15.749 guariti con 246 persone dimesse dai reparti sub intensivi. Il rapporto dei positivi su oltre 42.000 tamponi è del 12%. Risultato di sacrifici e responsabilità che ci avvicina ad un allentamento delle misure. Teniamo alta la guardia. Sempre!”, ha aggiunto Fontana in un post.

  • Boccia convoca domani Regioni-Anci-Upi

    Il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia ha convocato per domani alle 16 le Regioni, l'Anci e l'Upi in seguito alla richiesta arrivata dai presidenti per un confronto sul prossimo Dpcm. All'incontro parteciperanno in videoconferenza anche il ministro della Salute Roberto Speranza, il Commissario per l'emergenza Domenico Arcuri e il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli.

  • I casi nel mondo superano i 60 milioni

    Il numero di casi di coronavirus nel mondo ha superato i 60 milioni, secondo i dati della Johns Hopkins University. Per la precisione sono 60.037.735 le persone contagiate dal Covid-19 dall'inizio della pandemia. Oltre 1,4 milioni le vittime.

  • La Basilicata chiede lo screening di massa

    Nel giorno del nuovo record di casi positivi al coronavirus e con il rischio “zona rossa” all'orizzonte, la Basilicata (arancione dallo scorso 11 novembre) ha chiesto uno screening di massa. Così come aveva annunciato ieri nel corso della riunione del Consiglio regionale, il governatore, Vito Bardi (centrodestra), ha ufficialmente inviato l'istanza al commissario straordinario per l'emergenza, Domenico Arcuri. Il presidente della Regione ha preso ad esempio quello che è stato fatto nello scorso fine settimana in Trentino Alto Adige: in Basilicata lo screening coinvolgerebbe i due capoluoghi di provincia, Potenza e Matera. Continua, intanto, a preoccupare la situazione in diverse case di riposo. In attesa delle nuove decisioni sulla didattica a distanza, obbligatoria nelle scuole lucane di ogni ordine e grado dallo scorso 17 novembre al prossimo 3 dicembre, l'assessore alla formazione, Francesco Cupparo (Forza Italia), ha annunciato l'istituzione di un fondo da sei milioni di euro per il ritorno in aula “in sicurezza”.

  • In Turchia record di 28.351 casi in 24 ore

    Record di 28.351 casi di Covid-19 nelle ultime 24 ore in Turchia. Il dato è circa 4 volte superiore alla cifra massima annunciata ieri. Da oggi, ha spiegato il ministro della Salute Fahrettin Koca, Ankara ha deciso infatti di annunciare anche i contagi che riguardano i positivi asintomatici, allineandosi agli standard internazionali, mentre finora rendeva noti solo i pazienti “malati”, che oggi sono 6.814. Nelle ultime 24 ore si registra anche il record di vittime, con 168 decessi confermati, che portano il totale dall'inizio della pandemia a 12.840. I ricoverati in gravi condizioni aumentano a 4.641. I nuovi guariti sono invece 3.911 e arrivano a 385.480. La Turchia, ha riferito ancora Koca, ha intanto concluso un accordo per la consegna tra dicembre e febbraio di 50 milioni di dosi del vaccino contro il Covid-19 prodotto dall'azienda cinese Sinovac.

  • Delibera Puglia: situazione ogni giorno più grave

    La situazione epidemiologica in Puglia “si aggrava ogni giorno progressivamente, con impatto oramai senza precedenti sulla tenuta del sistema sanitario”: è quanto si legge in una delibera del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, del 20 novembre scorso, con la quale sono stati stabiliti i nuovi “indirizzi per un'azione condivisa di contrasto alla pandemia”. Tra questi, l'assunzione per tre anni di medici, infermieri e Oss; l'accelerazione dell'approvvigionamento e distribuzione di attrezzature; e il decongesionamento dei Pronto soccorso.

  • Studio, terapia plasma non riduce mortalità

    L'utilizzo del cosiddetto plasma iperimmune, quello cioè ottenuto dai pazienti guariti da Covid-19, non sembra avere effetti sul decorso della malattia quando viene usato come trattamento per la malattia. Lo affermano i risultati di un test condotto in Argentina pubblicati dal New England Journal of Medicine. I ricercatori del consorzio PlasmaAr hanno selezionato 228 pazienti, assegnandoli random al trattamento con il plasma o a un placebo. Dopo un mese non sono state notate differenze significative negli esiti della malattia, con la mortalità che è risultata del 10.96% nel gruppo trattato e dell'11,43% nell'altro, mentre gli eventi avversi, sia lievi che gravi, sono risultati simili nei due gruppi. “Nel nostro test - scrivono gli autori nelle conclusioni - l'uso del plasma da convalescente insieme ai trattamenti standard i pazienti con polmonite grave dovuta a Covid-19 non riduce la mortalità o migliora gli esiti clinici dopo 30 giorni rispetto al placebo. Crediamo che l'uso di questa terapia come standard nelle cure di questo tipo di pazienti debba essere rivalutato. Studi ulteriori sul tema dovrebbero essere diretti ad altre popolazioni o ad interventi diversi, come l'uso di immunoglobuline endovena o di anticorpi monoclonali”. Il plasma iperimmune viene raccolto e utilizzato anche in Italia, dove sono in corso diversi studi di cui uno nazionale sull'efficacia. Al momento, afferma l'ultimo monitoraggio del Centro Nazionale sangue datato 19 novembre, nel paese ci sono 4.325 sub-unità di plasma iperimmune donato da pazienti guariti dal Covid-19, raccolto da 134 servizi trasfusionali distribuiti su tutto il territorio nazionale.

  • Miozzo (Cts): si valuterà obbligo vaccini alcune categorie

    “Verrà valutata la possibilità dell'obbligo per alcune categorie”. Così il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Agostino Miozzo ha risposto al Forum ANSA a chi gli chiedeva se il governo stesse valutando la possibilità di porre l'obbligo sul vaccino anti Covid. “La cosa importante - ha aggiunto - è che ci sia una campagna educativa e informativa” in modo da fornire tutte le spiegazioni necessarie sui vaccini e sulla loro importanza agli italiani

  • Calabria: +335 positivi, sette le vittime

    Sono 335 i nuovi positivi in Calabria con 2.590 persone testate e 2.749 tamponi fatti in una giornata in cui si registrano anche 7 vittime che porta il totale a 250. In aumento i guariti, arrivati a 4.345 (+199), e in calo i ricoverati nei reparti arrivati a 425 (-4). Quelli in terapia intensiva sono 43 (+1) mentre gli isolati a domicilio sono 9.796 (+132). I casi attivi sono 10.264 (+129) mentre quelli da inizio pandemia sono 14.859 a fronte di 342.655 soggetti testati e 350.996 tamponi fatti. Sono questi i dati giornalieri relativi all'epidemia da Covid-19 comunicati dal dipartimento Tutela della Salute della Regione. Territorialmente, dall'inizio dell'epidemia, i casi positivi sono distribuiti a: Cosenza: casi attivi 3. 420 (120 in reparto AO Cosenza; 16 in reparto al presidio di Rossano e 11 al presidio ospedaliero di Cetraro; 17 in terapia intensiva, 3.256 in isolamento domiciliare); casi chiusi 859 (755 guariti, 104 deceduti). Catanzaro: casi attivi 1.554 (74 in reparto; 15 in terapia intensiva; 1.465 in isolamento domiciliare); casi chiusi 661 (603 guariti, 58 deceduti). Crotone: casi attivi 833 (40 in reparto; 793 in isolamento domiciliare); casi chiusi 387 (381 guariti, 6 deceduti). Vibo Valentia: casi attivi 671 (15 ricoverati, 656 in isolamento domiciliare); casi chiusi 229 (214 guariti, 15 deceduti). Reggio Calabria: casi attivi 3.473 (125 in reparto; 24 P.O di Gioia Tauro; 11 in terapia intensiva; 3.313 n isolamento domiciliare); casi chiusi 2.287 (2.221 guariti, 66 deceduti). Altra Regione o stato Estero: casi attivi 313 (313 in isolamento domiciliare); casi chiusi 172 (171 guariti, 1 deceduto). I casi confermati oggi sono suddivisi a Cosenza 82, Catanzaro 46, Crotone 53, Vibo Valentia 23, Reggio Calabria 131. Dall'ultima rilevazione, le persone che si sono registrate sul portale della Regione Calabria per comunicare la loro presenza sul territorio regionale sono in totale 185.

  • Confedilizia, rivedere norma su assemblee condominio

    La norma sulle assemblee condominiali on line “lede gravemente i diritti di tutti i condòmini e, in particolare, dei soggetti più fragili: anziani e famiglie meno abbienti”. Lo segnala Confedilizia con riferimento alla norma che introduce la possibilità di svolgere l'assemblea condominiale esclusivamente in videoconferenza con il consenso della “maggioranza dei condòmini”. Una norma di cui Confedilizia chiede la “revisione”. Tale previsione - che sostituisce la precedente, che prevedeva il necessario consenso di “tutti i condòmini” - impedirà di fatto a milioni di persone, non in grado o comunque nell'impossibilità di utilizzare mezzi telematici, di partecipare alle riunioni di condominio, creando comunque un generale aggravio di costi. “Con tale disposizione - osserva Confedilizia - si cancella in un colpo solo uno dei principii cardine dell'intera disciplina condominiale: la possibilità, per tutti gli aventi diritto, di partecipare all'assemblea. E poiché non necessariamente la maggioranza dei condòmini è espressione della maggioranza dei valori millesimali, si avrà l'ulteriore, assurda conseguenza che un gruppo di condòmini numeroso, ma rappresentativo complessivamente di pochi millesimi, potrà vincolare l'intera compagine condominiale”. “È facile prevedere la nascita di un diffuso contenzioso, che bloccherà qualsiasi decisione, rendendo impossibile lo svolgimento sia dell'ordinaria attività condominiale sia di quella straordinaria, compresi i lavori per il Superbonus del 110 per cento, già fortemente ostacolati dalle difficoltà nei rapporti con le amministrazioni locali a causa del lavoro a distanza dei dipendenti comunali”.

  • Cirio, Covid rallenta, Piemonte arancione 1-3 dicembre

    “Stiamo uscendo dalla zona rossa, penso che saremo arancioni tra l'1 e il 3 di dicembre”. Così il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ospite della trasmissione Un giorno da pecora ai microfoni di Rai Radio1. “L'Rt quando andammo in zona rossa era 2.16 e nell'ultimo report di venerdì era di 1.1 - aggiunge - Questo vuol dire che il 'contachilometri' del contagio ha rallentato e rallentato molto”.

  • Boccia: ristori anche per attività turismo invernale

    “I ristori, così come sono stati garantiti per le attività chiuse oggi, saranno assicurati anche alle attività che ruotano intorno al turismo invernale”. Lo ha detto il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, durante il question time alla Camera.

  • Conte, scuola va riaperta appena possibile

    “La scuola va riaperta appena possibile. Noi non dobbiamo procurare disagi in particolare ai nostri giovani”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palma di Maiorca.

  • Conte: coordinamento Ue su misure Natale è opportuno

    “Stiamo lavorando, ho avuto dei colloqui con i rappresentanti delle istituzioni Ue, per cercare di promuovere e ottenere un coordinamento in particolare per gli impianti sciistici e le vacanze di Natale. Non pensiamo di poter vivere delle vacanze natalizie in montagna come negli altri anni, se c'è una risposta Ue io la auspico e credo sia opportuna”. Lo dice Giuseppe Conte da Palma di Maiorca, che aggiunge: “Non vogliamo invadere scelte di natura nazionale, ci stiamo premurando per evitare che ci siano trasferimenti transfrontalieri, evitando che nel caso si vada all'estero si possa rientrare senza nessun controllo” sanitario.

  • Bonafede: 826 detenuti positivi, 1.042 operatori

    “Alla data del 24 novembre 2020, su 53.720 presenti negli istituti di pena del Paese, sono stati registrati 826 casi di positività al Covid-19, di cui 804 gestiti dall'Area sanitaria interna (dei quali 772 senza sintomi) e 22 ricoverati presso luoghi esterni di cura. 1.042 risultano invece i casi di positività registrati fra gli operatori penitenziari”. Lo ha detto Il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, rispondendo a una interrogazione durante il question time.

  • Sanchez: da vaccini a Natale, servono risposte Ue

    “Abbiamo molti punti dell'emergenza Covid che richiedono una risposta europea. Questo è un vertice di concertazione ma anche di azione, abbiamo definito delle risposte non solo tra i due Paesi ma anche per l'Ue. E' un vertice che vuole risaltare il meglio dell'Europa”. lo dice il premier spagnolo Pedro Sanchez nella conferenza stampa congiunta con il premier Giuseppe Conte. Tra le misure anti-Covid su cui Sanchez rimarca la necessità di una risposta Ue il premier cita “le misure per il periodo di Natale” e il “piano vaccino”.

  • Record in Usa, 2 milioni di casi in 2 settimane

    Negli Stati Uniti è record di contagi da coronavirus: due milioni in due settimane, secondo la banca dati del New York Times. Se la crescita proseguirà a questo ritmo, considerando le inevitabili conseguenze del lungo week-end del Thanksgiving, il numero dei contagi nel mese di novembre potrebbe arrivare a 4,5 milioni, oltre il doppio di tutti i mesi precedenti. Nella giornata di martedì i morti sono stati almeno 2.100, mai così tanti da maggio.

  • Usa, ieri oltre 2.000 morti, nuovo record con più di 88.000 ricoverati

    Ieri, gli Stati Uniti hanno registrato quasi 173.000 nuovi casi di coronavirus e un numero senza precedenti di ricoverati per il quindicesimo giorno consecutivo. In tutto, i casi registrati sono quasi 12,6 milioni, secondo i dati della Johns Hopkins University. Ieri, sono morte oltre 2.000 persone, per un totale di quasi 260.000. Quindicesimo record consecutivo per il numero di ricoverati a causa del Covid-19, salito a oltre 88.000, secondo i dati del Covid Tracking Project; solo 15 giorni fa, il numero di ricoverati aveva superato per la prima volta le 60.000 unità. Oltre 17.100 persone sono ricoverate in terapia intensiva.

  • Uk, stime Pil a -11,3% nel 2020

    È pari al -11,3% la previsione aggiornata sul calo del Pil britannico a fine 2020, sulla scia delle conseguenze dell'emergenza Covid e dei mesi di lockdown dell'economia. Lo ha detto oggi Rishi Sunak, cancelliere dello Scacchiere del governo Tory di Boris Johnson, illustrando alla Camera dei Comuni la revisione di spesa del bilancio pubblico. Sunak ha poi indicato la stima di un rimbalzo positivo del 5,5% nel 2021.

  • Moderna: ok Ue ad acquisto di 80 milioni di dosi del vaccino anti Covid

    Il gruppo Moderna ha dichiarato oggi che la Commissione europea ha approvato un accordo per l'acquisto di 80 milioni di dosi del vaccino Covid-19. L'accordo potrebbe essere esteso fino a un totale di 160 milioni di dosi. Le spedizioni potrebbero iniziare a dicembre, in attesa delle approvazioni normative, ha aggiunto Moderna. La società ha evidenziato che è sulla buona strada per produrre da 500 milioni a un miliardo di dosi del suo vaccino a livello globale il prossimo anno. “Apprezziamo - ha dichiarato Stéphane Bancel, amministratore delegato di Moderna - la fiducia che la Commissione Europea ha riposto nella nostra piattaforma di vaccini mRNA includendo mRNA-1273 nel loro portfolio di vaccini. Siamo consapevoli che affrontare questa pandemia richiedera' una serie di soluzioni e siamo orgogliosi del ruolo che Moderna e' stata in grado di svolgere in questo sforzo globale”. “Abbiamo incrementato - ha aggiunto - la nostra capacità produttiva al di fuori degli Stati Uniti con i nostri partner strategici, Lonza e Rovi, per essere in grado di distribuire circa 500 milioni di dosi all'anno, e potenzialmente fino a un miliardo, a partire dal 2021, se approvato”.

  • Veneto, variano parametri su affollamento negozi

    Varia leggermente, rispetto alla prima stesura, l'ordinanza anti-assembramenti emessa ieri dal presidente del Veneto Luca Zaia. “Abbiamo accomunato - ha detto ai giornalisti - i parametri per le grandi strutture di vendita oltre i 40 metri quadrati, che avranno un cliente ogni 20 mq; per i negzoi sotto i 40 mq resta il limite massimo di un cliente. Non è una deroga perché su queste misure c'è il Dpcm governativo di aprile. E dalla conta - ha concluso - sono esclusi i dipendenti”.

  • Basilicata in controtendenza, record di positivi

    In controtendenza rispetto a quasi tutte le altre regioni italiane, oggi la Basilicata fa registrare il suo nuovo record di positivi al coronavirus: 380 sui 2.585 tamponi analizzati ieri. In tutta la regione (zona arancione dallo scorso 11 novembre), per disposizione del governatore Vito Bardi (centrodestra), la didattica a distanza è obbligatoria nelle scuole di ogni ordine e grado dallo scorso 17 novembre e fino al prossimo 3 dicembre.

  • Iss, non è una semplice febbre e no a antibiotici

    L'influenza non si cura con gli antibiotici e non è una semplice febbre ma può causare complicanze anche gravi, come “polmoniti batteriche, sinusiti, otiti, disidratazione e può peggiorare malattie già esenti, come il diabete o malattie cardiovascolari e respiratorie”. A fare il punto su “Miti e realtà” sull'influenza stagionale che è in arrivo nel nostro Paese, è l'Istituto Superiore di Sanità (Iss) in un approfondimento con domande e risposte, pubblicato sul portale e rilanciato su Twitter. E' falso, ad esempio, che l'influenza stagionale si curi con gli antibiotici: questi, infatti, “funzionano soltanto contro le infezioni di origine batterica, sono totalmente inefficaci nei confronti di una malattia di tipo virale come l'influenza”. E' falso che il vaccino possa provocare l'influenza, poiché “contiene il virus inattivo che non può causare la malattia”, tuttavia, “non copre l'organismo da tutti i virus parainfluenzali”. Diversamente da quanto molti ritengono, inoltre, “è sicuro in tutti i mesi della gravidanza, anzi fortemente consigliato proprio alle donne incinte”. E' vero, proseguono gli esperti, che un bicchiere di spremuta d'arancia può aiutare, perché “l'assunzione di vitamina C è un buon supporto per le difese immunitarie”. Così come è vero, infine, che semplici regole utili anche contro il coronavirus, possono contribuire a ridurre il contagio da influenza, come lavarsi le mani a lungo e con il sapone, usare fazzoletti usa e getta e coprire la bocca quando si starnutisce o tossisce.

  • Scala: Meyer, non possiamo prendere rischi per la salute

    “Non voglio prendere rischi per quanto riguarda salute del personale”: così Dominique Meyer ha spiegato la decisione di non mettere in scena un'opera per la prima del sette dicembre. “Era impossibile”, ha detto alla conferenza stampa di presentazione della serata inaugurale, ricordando il focolaio Covid scoppiato fra i coristi. “Non possiamo vedere tutti i giorni che sono chiusi ristoranti, negozi, c'è lockdown e che dall'altra parte” e “solo perché come dei bambini che vogliono il regalo di Natale”, facciamo “un'opera anche mettendo a rischio la salute dei dipendenti”.

  • Iran, nuovo record di contagi: 13.843 casi in 24 ore

    Un nuovo record di 13.843 casi di Covid-19 è stato registrato nelle ultime 24 ore in Iran, dove il totale dei contagi dall’inizio pandemia cresce a 894.385. Le vittime nell’ultima giornata ammontano a 469, portando i decessi complessivi a 46.207. I pazienti in terapia intensiva salgono a 5.832, mentre i guariti aumentano a 625.606. I test effettuati sono in tutto 5.913.229. Lo ha riferito nel suo bollettino quotidiano la portavoce del ministero della Salute iraniano Sima Lari.

    In mascherina per le strade di Teheran (Afp)

  • Tokyo, il governo richiude la chiusura anticipata dei locali

    Chiusura anticipata alle 22 a Tokyo per bar e ristoranti, nel tentativo di contenere un’ulteriore accelerazione del coronavirus a ritmi sempre più allarmanti nella capitale. Lo ha comunicato il governo metropolitano, riproponendo le stesse misure introdotte sei mesi fa, quando ai locali notturni venne chiesto di interrompere la vendita di alcool nelle prime ore della serata, in preparazione dell'entrata in vigore dello stato di emergenza. La nuova richiesta avrà validità per tre settimane a partire da questo sabato, e le autorità governative risarciranno le attività commerciali che si adeguano alle raccomandazioni per un importo fino a 400mila yen, pari a 3.200 euro, da qui fino al 17 dicembre. Le nuove linee guida coincidono con la segnalazione odierna di 401 nuove positività nella capitale, e il repentino incremento dei pazienti negli ospedali cittadini con «gravi patologie», a quota 54, la soglia più alta dallo scorso maggio.

    ILa governatrice di Tokyo Yuriko Koike (Epa)

    Lo scorso giovedì le autorità della capitale avevano alzato il grado di allarme al massimo livello su una scala di 4, tornando ai valori di inizio settembre. Interrotta anche la campagna promozionale del governo «Go To Eat», che prevedeva incentivi ai consumatori per sostenere il settore in crisi della ristorazione. Da martedì a Osaka e Sapporo risulta sospesa l’altra iniziativa dell’esecutivo «Go To Travel» per favorire il turismo domestico, a causa dei nuovi picchi dei contagi nelle due città. A questo riguardo il premier Yoshihide Suga in Parlamento ha difeso l’operazione commerciale, citando la necessità di stimolare le economie locali, e respingendo le accuse di un'ampliamento delle positività a livello nazionale a causa del contributo dei maggiori spostamenti. Una tesi avvalorata da una commissione di esperti medici. In una conferenza separata, tuttavia, il ministro in carica per la gestione dell’emergenza sanitaria, Yasuyoshi Nishimura, ha detto che l’esecutivo allargherà i poteri di deroga alle diverse prefetture dell'arcipelago per chiedere una restrizione degli orari di apertura delle imprese commerciali, se la crescita dei contagi di Covid dovesse renderlo necessario.

  • Dl Covid, ok definitivo alla Camera

    Via libera definitivo dell’Aula della Camera al decreto legge relativo alla proroga dello stato di emergenza Covid. Il testo è stato approvato definitivamente a Montecitorio con 252 voti a favore e 203 contrari.

  • EasyJet taglia un quarto della flotta in Italia

    Il Covid ha avuto «impatti senza precedenti sul traffico» e costringe easyJet, che per la prima volta nella sua storia ha chiuso in perdita, a riorganizzare le attività in Italia tagliando di un quarto la sua flotta. La compagnia sta programmando di ridurre di nove unità la propria flotta portando da 36 a 27 gli aeromobili basati in Italia. I 1.500 dipendenti a oggi sono in cassa integrazione, con un meccanismo di rotazione, fino a marzo 2021. Anche in considerazione del blocco dei licenziamenti saranno avviate le discussioni con i sindacati «con l’obiettivo di mitigare l'impatto sui livelli occupazionali e salvaguardare il maggior numero possibile di posti di lavoro».

    La flotta easyJet in Italia (Ansa)

  • Speranza: «Grazie ai vaccini apriremo una fase diverse»

    «Dobbiamo resistere ancora per alcuni mesi, ma Covid verrà sconfitto grazie alla ricerca scientifica». Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza. La conclusione della sperimentazione dei vaccini e la loro distribuzione, ha detto «ci consentirà di aprire una fase diversa».

  • Dl Covid, verso il via libera definitivo alla Camera

    L’Aula della Camera esamina gli ordini del giorno D decreto legge relativo alla proroga dello stato di emergenza Covid. Al via libera definitivo sul testo, non modificato rispetto al Senato, si giungerà in giornata.

    Il premier Giuseppe Conte (Ansa)

  • La Francia pensa a un obbligo temporaneo di telelavoro

    La Francia pensa al telelavoro obbligatorio per qualche giorno a settimana. Secondo quanto riferito dal presidente del Medef, la Confindustria francese, Geoffroy Roux de Bézieux, governo e parti sociali hanno avviato una riflessione per rendere il telelavoro obbligatorio nei primi mesi del 2021. Lunedì sera, il primo ministro, Jean Castex, «ci ha chiesto di riflettere ad una seconda fase di telelavoro per inizio anno che non sia 100% telelavoro come oggi ma che non sia nemmeno un ritorno allo stadio precedente». La soluzione, ha aggiunto, potrebbe essere del tipo «qualche giorno a settimana obbligatorio, ma non il 100%». De Bézieux ha precisato che un tale dispositivo sarebbe applicabile «per qualche mese, il tempo che passi la pandemia da coronavirus.

  • Napoli, riapre la scuola primaria ma non tutti rientrano

    Zainetti in spalla e mascherine sul viso, così sono rientrati a scuola gli alunni delle prime elementari della scuola «Vanvitelli», nel quartiere Vomero a Napoli. Ad accoglierli - sulle lavagne - la scritta «Bentornati a tutti«. Fuori dai cancelli anche la preside Ida Francioni che ha voluto personalmente rassicurare le famiglie. «State tranquilli - ha detto - sono con noi. Il nostro lavoro è stare qui con e per loro. Saremo attentissimi». Un rientro a poco più di un mese dalla chiusura di tutte le scuole in Campania decisa dalla Regione ma che per il momento interessa soltanto le scuole dell'infanzia e le prime elementari. E così al suono della campanella, alle 8.15, i bambini hanno salutato le loro mamme e papà e sono entrati a scuola accolti dal personale e dalle loro insegnanti. A rientrare sono gli alunni di 8 classi della prima elementare ma non tutte le famiglie hanno deciso di riportare i figli a scuola. «Le tifoserie dei genitori - spiega la preside - sono divise più o meno al 50 per cento». Ma tra i genitori che stamattina hanno portato i bimbi a scuola c’è soddisfazione per la ripresa in presenza. «Siamo contenti. La scuola è importante e fino a ora in classe sono stati appena 45 ore e mezzo - dice Francesco, papà di Giorgia - non hanno nemmeno avuto il tempo di fare amicizia. Si conoscono attraverso un monitor. La didattica a distanza è andata bene ma per bimbi che devono imparare a scrivere è più difficile perché la maestra non riesce a correggerli».

  • Von der Leyen: «Evitiamo una revoca troppo rapida delle misure di contenimento»

    «So che chi ha negozi, bar, ristoranti, vuole la fine delle restrizioni, ma dobbiamo trarre insegnamenti dall’estate evitando di ripetere gli stessi errori. Un rilassamento troppo celere ed eccessivo delle misure diventa un rischio per una terza ondata dopo Natale». Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen al Parlamento europeo.

    Ursula von der Leyen (Afp)

  • Toti (Liguria): la Svizzera apre domani i suoi ski resort

    «Una classe dirigente che guadagna migliaia di euro, dal salotto di casa decide qual è il lavoro che vale e quale no. Quello che piace a loro è lavoro, quello che non piace non lo è. La Svizzera apre domani i suoi ski resort». Così il presidente della Regione Liguria e vice presidente della Conferenza delle Regioni Giovanni Toti commenta via Facebook l’ipotesi di un Natale senza sci e ristoranti a causa dell'emergenza Covid. «Francia, Austria e Slovenia decideranno nelle prossime ore. - continua - Se la scienza deve guidare allora guardiamo i numeri dei decessi, dei ricoverati, di coloro che hanno perso la loro attività e che oggi vivono a stento di sussidi. Tutti a puntare il dito sull'estate ma quell'estate ha garantito stipendi certi, mentre ancora non è per niente chiaro quanto abbia alimentato la seconda ondata».

  • In Russia 23.675 nuovi casi e 507 decessi

    In Russia nelle ultime 24 ore sono stati accertati 507 decessi provocati dal Covid-19: si tratta del massimo finora registrato in un solo giorno dall'inizio dell'epidemia. Lo riporta il centro operativo nazionale anti-coronavirus. Stando ai dati ufficiali, oggetto di numerose critiche, le persone morte in Russia a causa del virus Sars-Cov-2 sono in tutto 37.538. Nel corso dell'ultima giornata, nel Paese si sono registrati 23.675 contagi di Covid-19, 651 meno del giorno precedente, facendo salire il totale a 2.162.503.

    Mosca, la somministrazione del vaccino Sputnik (Epa)

  • Bonaccini (Emilia-Romagna): sul Natale evitare il tana libera tutti

    «Ci si vaccini quando sarà disponibile perché questa è la migliore opportunità che ci viene offerta per uccidere definitivamente il virus». Così il presidente dell'Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini a Unomattina su Raiuno, nella prima intervista televisiva da quando circa 20 giorni fa è risultato positivo al coronavirus. «Sto bene - ha rassicurato - sto curando la polmonite bilaterale, ma sto bene. Da un lato occorre evitare che diventi anche pandemia economica e sociale ma certamente dobbiamo evitare il tana liberi tutti perché siamo ancora dentro la curva pandemica», ha continuato Bonaccini. «Pare che le misure restrittive comincino a funzionare», aggiunge, «ma siamo ancora a fine novembre e quindi ci sono ancora un po’ di giorni per valutare quale può essere la condizione di equilibrio migliore, mettendo ovviamente la salute a primo posto. Se qualche apertura ci può essere, deve essere fatta nella miglior sicurezza possibile».

  • China National Biotec Group fa domanda per un uso pubblico del proprio vaccino

    Un importante sviluppatore cinese di vaccini ha chiesto l'autorizzazione per portare il suo colpo di Covid-19 sul mercato, cercando di superare i rivali occidentali mentre la corsa per il vaccino entra nel tratto finale. China National Biotec Group (CNBG) ha presentato una domanda alle autorità di regolamentazione cinesi, secondo quanto riferito dai media statali. È probabile che l'applicazione includa dati provvisori dai test umani di Fase III della società condotti in Medio Oriente e Sud America. Le azioni relative a Sinopharm Group, inclusa la sua unità di Hong Kong, sono aumentate mercoledì dopo la notizia.
    Con l'applicazione, CNBG diventerà probabilmente il primo sviluppatore al di fuori della Russia a vendere il proprio vaccino per un uso pubblico generale, sottolineando la determinazione della Cina ad essere un attore importante nella fornitura di vaccinazioni ai Paesi di tutto il mondo.

    Il vaccino prodotto in Cina (Afp)

    I produttori di farmaci occidentali come Pfizer e AstraZeneca Plc sono solo nella fase in cui richiedono l'autorizzazione per l'uso di emergenza dei loro colpi, uno status che la Cina ha concesso mesi fa ai suoi sviluppatori. Ma a differenza dei leader occidentali, CNBG non ha ancora rilasciato alcun dato pubblico sull'efficacia i negli studi di Fase III, rendendo difficile confrontare i suoi vaccini con altri o stimare quanto velocemente è probabile che riceva l'approvazione.

  • In Germania 18.633 nuovi casi e 410 vittime

    In Germania si sono registrati 18.633 nuovi casi nelle ultime 24 ore che portano il totale nel Paese dall’inizio dell’epidemia a 961.320. Le vittime giornaliere sono state 410, per un totale di 14.771. Lo riportano i dati del Robert Koch Institute.

    Berlino, il Reichstag nella nebbia (Reuters)

  • Australia verso l’obbligo di vaccino per chi arriva nel Paese

    L’Australia si prepara a richiedere ai passeggeri internazionali in arrivo una certificazione che siano vaccinati contro il Covid-19, mentre le autorità delineano le possibili restrizioni di protezione dal virus, nella futura nuova normalità. Il ministro della Salute Greg Hunt ha indicato in un'intervista Tv che la vaccinazione, e una stretta quarantena di due settimane, saranno condizioni necessari per entrare in Australia. «Ci aspettiamo che le persone che arriveranno in Australia mentre il Covid-19 continua ad essere una malattia significativa nel mondo, siano vaccinati oppure vadano in isolamento», ha detto.

    Sydney, Australia: norme anti contagio in spiaggia (Reuters)

    «Con i risultati promettenti delle sperimentazioni di vaccini, gli australiani potrebbero cominciare a ricevere dosi anche da marzo», ha aggiunto. Intanto il ceo della Qantas, Alan Joyce, ha annunciato che i viaggiatori internazionali in partenza dovranno essere vaccinati contro il Covid-19 per volare con la compagnia di bandiera, una volta che il vaccino sarà disponibile al pubblico, aggiungendo che simili regole saranno probabilmente adottate su scala globale. Il passaporto digitale di vaccinazionà sarà contenuto in una app dello smartphone. Quanto ai voli domestici della Qantas e dell’affiliata low cost Jetstar, Joyce ha detto che ogni decisione dipenderà dai tassi di infezione dal virus nelle varie parti d'Australia. Già da marzo l'Australia ha sostanzialmente chiuso i confini dal resto del mondo, con un divieto generale di ingresso ai non residenti e con forti raccomandazioni ai cittadini contro ogni viaggio all'estero. Il Paese ha avuto un relativo successo nel contenere il coronavirus, registrando finora, su una popolazione di 25 milioni, poco più di 27.800 casi e 907 morti da quando la pandemia si è diffusa.

  • Negli Usa 2.100 vittime in un giorno, come a maggio

    Nella giornata di martedì negli Stati Uniti le vittime del Covid-19 sono state 2.100, il numero più alto dallo scorso 6 maggio quando furono 2.611. Lo riporta il Washington Post. Per la Johns Hopkins University i contagi nel Paese dall'inizio della pandemia sono 12.589.221 e i decessi 259.874.

    New York, un murale che ironizza sulla festività del Ringraziamento (Afp)

  • Giappone: governo esclude nuova chiusura

    Il governo giapponese non prevede una nuova chiusura delle scuole, malgrado il recente aumento dei contagi di Covid-19 nel Paese. Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Koichi Hagiuda, nel corso di una conferenza stampa, spiegando che l'esecutivo ha esortato gli istituti scolastici a rimanere vigili sul rischio di un'ulteriore diffusione della malattia, ma esclude ordini perentori di una serrata delle lezioni, come accaduto a fine febbraio. Il ministro ha riferito che il governo rivedrà le linee guida per adottare un livello adeguato di ventilazione durante i mesi invernali, e che i tradizionali test di ammissione alle università avverranno regolarmente in gennaio, e agli atenei verrà chiesto di prendere misure appropriate contro il virus.

    Tokyo, in vendita mascherine per tutti i gusti (Reuters)

    La precedente e improvvisa chiusura delle scuole elementari e medie decisa dall'ex premier giapponese Shinzo Abe a fine febbraio causò confusione tra le istituzioni scolastiche e le famiglie degli studenti per l'assenza di un preavviso. Il suo termine a fine maggio coincise con il ritiro dello stato di emergenza nel Paese. Sebbene la virulenza della pandemia in Giappone sia stata inferiore rispetto a quella dei paesi europei e negli Stati Uniti, la recente ascesa delle infezioni a livello nazionale - quella che gli esperti medici hanno definito la terza ondata - ha provocato un maggior numero di pazienti con 'gravi patologie' anche nella fascia giovane della popolazione.

  • In Cina 5 nuovi casi e 6 asintomatici

    In Cina si sono registrati cinque nuovi casi di coronavirus (dai 22 di martedì e dagli 11 del giorno prima). Tutti le infezioni provengono dall’estero, hanno comunicato le autorità sanitarie, che hanno aggiunto al computo anche sei nuovi casi asintomatici, che in Cina non vengono conteggiati tra i positivi. Nel Paese asiatico il numero di contagi dall’inizio della pandemia è di 86.469. quello dei morti 4.634.

    Passeggeri in attesa alla stazione di Wuhan (Afp)

  • Superati i 170mila morti in Brasile

    Sono 170.179 le vittime di Covid-19 in Brasile dall'inizio della pandemia. Lo rivelano i media locali. Nelle ultime 24 ore i morti sono stati 638. I contagi totali sono 6.121.449, di cui 33.445 registrati nell'ultimo giorno. Nel Paese, c’è ancora un ministro positivo al Covid-19. Andrè Menconca, titolare della Giustizia, è il tredicesimo membro del governo Bolsonaro ad essere contagiato. «Il ministro Mendonca sta bene e permarrà in isolamento in casa nelle prossime settimane», ha detto un portavoce del dicastero. Lo scorso settembre Mendonca è stato ricoverato d’urgenza per un malore improvviso e sottoposto a cateterismo cardiaco per una miocardite.

    Un reparto di terapia intensiva a Sao Paulo, Brasile (Afp)

  • Primi contatti Biden-Fauci. Il presidente eletto: spero che si cominci a vaccinare prima del mio arrivo

    Il virologo Anthony Fauci, a capo negli Usa dell'Istituto nazionale delle malattie infettive e massimo esperto di coronavirus, ha avuto i primi contatti con il team di Joe Biden e sono in corso delle discussioni preliminari. Lo riporta la Cnn. La strategia anti-Covid è il primo punto dell'agenda di Biden che appena insediato alla Casa Bianca intende varare un piano nazionale per la lotta alla pandemia. «Stiamo già programmando un incontro con il team Covid alla Casa Bianca», ha detto Biden in un’intervista alla Nbc.

    Il consigliere della Casa Bianca per l’emergenza sanitaria Anthony Fauci (Afp)

    «E come non solo distribuire, ma far vaccinare le persone. Quindi penso che non saremo così in ritardo, come pensavamo di essere in passato», ha detto. «La mia speranza è che l’amministrazione Trump sia in grado di cominciare a distribuire il vaccino anti-Covid prima che io assuma l’incarico», ha continuato Joe Biden nella intervista. Il presidente eletto degli Stati Uniti ha quindi sottolineato come per la sua amministrazione per la distribuzione del vaccino bisognerà concentrarsi innanzitutto sul personale in prima linea sul fronte della lotta alla pandemia e sulla riapertura delle scuole.

    PER APPROFONDIRE:
    La mappa dei contagi
    Tutto quello che ha scoperto la scienza
    Tutto quello che devi sapere sul virus

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