25 luglio 2021 - 08:44

Discarica di Albano, riapertura in bilico. La replica: «Ordinanza valida»

Lettera di Ecoambiente: «Non garantiamo l’apertura» , alla Città metropolitana che replica: nessun problema. Sabato protesta dei residenti, dopo che il Tar ha bocciato la richiesta di sospensiva cautelare presentata dal sindaco del paese

di Diana Romersi

Discarica di Albano, riapertura in bilico. La replica: «Ordinanza valida» Albano, la protesta dei residenti (foto Claudio Guaitoli)
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I rifiuti di Roma non trovano casa: la discarica di Roncigliano ad Albano Laziale potrebbe non riaprire nei tempi previsti. A bloccare l’iter una lettera di Ecoambiente, società titolare dell’impianto, che ha annunciato di non aver ricevuto «la polizza fidejussoria, attualmente attiva per la gestione operativa della discarica» e che per questo «non sarà garantito il servizio di conferimento previsto per lunedì 26». Ma dalla Città metropolitana fanno sapere che non «c’è nessun problema in merito alla riapertura di Albano», poiché l’ordinanza firmata dalla sindaca Virginia Raggi lo scorso 15 luglio «è pienamente valida ed efficace». Inoltre il Tar del Lazio ha bocciato la richiesta di sospensiva cautelare presentata dal Comune di Albano. «Ha prevalso l’interesse di una Roma pulita rispetto alla salute dei cittadini di Albano», commenta il primo cittadino Massimo Borelli che ha convocato per questa mattina una riunione d’urgenza dei capigruppo.

L’impianto alle porte di Albano era stata individuato dal Campidoglio come soluzione temporanea per far fronte all’emergenza rifiuti scoppiata nella Capitale. E ora nessun sospiro di sollievo per gli abitanti di Albano e dei Comuni limitrofi.

I residenti della cittadina dei Castelli Romani ieri pomeriggio hanno organizzato un corteo lungo il corso principale. «Noi la mascherina la usavamo già prima del Covid. La nostra pandemia dura da 40 anni», racconta Giuliano Cesaretti, 64 anni, abitante di Villaggio Ardeatino. Il quartiere alla periferia di Ardea infatti affaccia sulla discarica. «I cittadini temono per la propria salute», sintetizza Carla Oliva, presidente dell’associazioni culturale FabricAlbano. Al danno si aggiunge la beffa: Albano Laziale è tra i comuni sopra i cinquemila abitanti più virtuosi in termini di raccolta rifiuti. La differenziata nella cittadina sfiora l’80%. «Dunque veniamo premiati con la riapertura della discarica?», si domanda Oliva.

«L’ordinanza non dovrebbe essere valida in una situazione conclamata di inquinamento in falda e una bonifica fallita. Non ci dovrebbe essere la possibilità di sversare ancora», spiega Aldo Garofalo del comitato No Inc. Inoltre, chiarisce: «Nel piano rifiuti regionale ci sarebbero per l’invaso di Albano ancora 87mila metri cubi di spazio. La sindaca Raggi ha previsto un massimo di 1.100 tonnellate al giorno di rifiuti. La discarica sarà piena in soli 90 giorni, con il rischio di ricevere troppi rifiuti e di ulteriore inquinamento delle falde». Intanto dall’associazione Salute Ambiente Albano-Cancelliere annunciano: «Faremo un nuovo ricorso al Tar che consegneremo tra un paio di giorni», dichiara il presidente Amadio Malizia. Per domenica sera è invece prevista una fiaccolata con assemblea pubblica. «Hanno confermato la partecipazione sette sindaci, il segretario regionale del Pd Bruno Astorre e gli onorevoli Marco Silvestroni, Elena Fattori, Federica Daga e il consigliere regionale Marco Cacciatore» annuncia Daniele Castri, dell’associazione Salute e Ambiente. «Aspettiamo delle risposte».

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